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Opera d'arte Apparizione di San Domenico a Soriano di Bossi Benigno (1727/ 1792), a Colorno

L'opera d'arte Apparizione di San Domenico a Soriano di Bossi Benigno (1727/ 1792), - codice 08 00143755 di Bossi Benigno (1727/ 1792), si trova nel comune di Colorno nella provincia di Parma
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoApparizione di San Domenico a Soriano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00143755
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Colorno
datazionesec. XVIII ; 1781 - 1781 [data; bibliografia]
autoreBossi Benigno (1727/ 1792),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 312, largh. 233,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiDipintoPersonaggi: Madonna; Maria Maddalena; Santa Caterina; effigie di San Domenico; angelo; vecchio domenicano inginocchiato; putto.
notizie storico-criticheIl soggetto del dipinto,confermato dal "Diario di Colorno per l'anno 1789"(riportato da Bertini,1970,in bibliografia)in cui viene accuratamente descritto,descrive un episodio piuttosto sconosciuto della storia domenicana:l'apparizione,a Soriano,ad un vecchio domenicano delle sante Maria Maddalena e Caterina e della Madonna recanti un drappo con l'effigie di San Domenico.La scelta del soggetto sicuramente è da attribuire alla sottigliezza ecompetenza iconografica e agiografica del committente Don Ferdinando.Dell'opera esiste una incisione del Saussat del 1794 conservata nella raccoltaOrtalli della biblioteca Palatina,e uno studio a sanguigna per la testa di San Domenico nel Museo Glauco Lombardi(cfr.Fornari Schianchi,1979).Il dipinto è caratterizzato dall'assenza di colori densi e decisi e dalla predilezione per i toni tenui e soffusi,sul giallo chiaro,marrone,grigio,azzurro,rosa,verde ecc.,sfumati e illuminati da una luce delicata e radente.Il recente restauro ha riportato alla luce la data e la firma dell'autore,che peraltro confermano l'attribuzione della tradizione critica più antica(cfr.ancora Bertini,1970,e Fornari Schianchi,1979).Si tratta di uno dei pochi,e sicuri,dipinti su tela del lombardo Bossi,più noto come stuccatore ed incisore,e tra questi di quello forse di maggior impegno,sia dal punto di vista delle dimensioni,che della qualità.Come sottolineava Riccomini(1977,in bibliografia),proprio lapratica di incisore gli suggeriva il particolare impianto coloristico e luminoso,fatto di colori e luci morbidi e diffusi,che accentuano un impressione di morbidezza e di "grazia".Un ideale settecentesco di "grazia" infatti ispira al Bossi la ripresa(elemento costante anche nelle incisioni)dei moduli tipologici e descrittivi eleganti e fluidi,allungati e dolci,tipicidella cultura figurativa parmense,da Correggio a Parmigianino,soprattutto.
bibliografiaCastelli Zanzucchi M.( 1960)p. 160; Fanfoni F.( 1967)p. 52; Bertini G.( 1970)p. 187; Riccomini E.( 1977)p. 139; Bertini G.( 1979)p. 55; Fornari Schianchi L.( 1979)p. 125; Cirillo G./ Godi G.( 1984)p. 223; Moretti N.( 1990)p. 636
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneColorno
ente schedatoreS36 (L. 84/90)
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Viola L.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: Viola L. (1994); Aggiornamento-revisione: Viola L. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ TAI (2006), Referente sci
anno creazione1980
anno modifica1994; 2006

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