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Opera d'arte architettura a Venezia

L'opera d'arte architettura - codice 05 00641153 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleportale, opera isolata
soggettoarchitettura
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00641153
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Venezia
datazionesecc. XVII-XVIII ; 1600 ((?)) - 1720 ((?)) [analisi stilistica]
ambito culturaleproduzione veneziana(contesto)
materia tecnicapietra d'Istria
misurecm, alt. 377,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiportale lapideo baroccosoggetto assente
notizie storico-criticheil portale in esame è uno dei tre dell’ex Casa “Maria Ausiliatrice”, che a piano terra, si affacciano in fondamenta San Gioachin. Tale edificio fu la sede dell’Ospedale dei Santi Pietro e Paolo dalla fine del secolo XII al 1806. L’uscio in esame dava e dà accesso all’Oratorio di San Gioachin (nel fronte del timpano sono tutt'oggi visibili due ganci che probabilmente sorreggevano un’insegna); quello centrale conduceva all’Ospedale e il terzo portava all’interno del convento delle terziarie. Lo storico Tassini (1970) così ci narra del complesso: “Elena Marchi, con suo testamento 28 ottobre 1418, in atti dell’arcidiacono Nicolò Bono, lasciò una casa a Castello perchè vi trovassero ricovero alcune terziarie Francescane. Tutte le abitatrici della medesima perirono nella peste del 1630, ad eccezione di Domenica Rossi, che in seguito potè raccogliere nuove compagne. Queste donne vennero nel 1727 ridotte allo stato di comunità, e presso il loro piccolo convento, che ampliarono nel 1756, avevano una chiesa sacra a San Gioachino. Ma dopochè, per decreto 18 giugno (p. 290) 1807, furono concentrate colle Terziarie di S. Francesco della Vigna, i locali che occupavano soggiacquero a secolarizzazione. Nella calle di S. Gioachino eravi lo spedale di SS. Pietro e Paolo, fondato nel XII prima per ricettare pellegrini, e poscia per curare feriti e malati. Nel 1350 venne ampliato colle case lasciate da Francesco Avanzo, e nel 1368 sottoposto alla protezione ducale. Restò soppresso nel 1806, ed ora si fa servire a Patronato pei Ragazzi Vagabondi, al cui uso destinossi anche il prossimo oratorio sacro ai SS. Pietro e Paolo, il cui ultimo ristauro data dal 1736” (Tassini, 1970, pp. 289-290).
bibliografiaTassini G.( 1970)pp. 289-290; Pazzi P.( 2000)pp. 215-216
definizioneportale
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia
anno creazione2014

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