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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | architettura |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00449941 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050 |
contenitore | convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia |
datazione | sec. XVIII ; 1743 (ca.) - 1745 (ca.) [NR (recupero pregresso)] |
autore | Tiepolo Giovanni Battista (1696/ 1770), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | cm, alt. 405, largh. 216, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Architetture: loggia. Figure: uomini. |
notizie storico-critiche | Dai carmelitani scalzi venne commissionata a Giambattista Tiepolo la decorazione del soffitto della chiesa di Santa Maria di Nazareth, l'ultimo dei grandi cicli religiosi ad affresco dell'artista, distrutto da una bomba austriaca destinata alla vicina stazione ferroviaria, nella notte del 24 ottobre 1915. Il contratto fu stipulato il 13 settembre 1743 e il primo ottobre successivo Girolamo Mengozzi, detto il Colonna, si impegnava a eseguire il finto apparato architettonico per 1500 ducati, mente Tiepolo, per la parte pittorica,sarebbe stato compensato con 3000. Giambattista studiò la composizione in un considerevole numero di schizzi e preparò due bozzetti ovali su tela: il primo, probabilmente lo stesso per il quale veniva pagato il 13 settembre 1743 100 zecchini, conservato alle Gallerie (cat.911), il secondo, oggi al Paul Getty Museum di Malibu, che più si avvicina alla versione finale. Entrambi i pittori ricevettero pagamenti dal 14 aprile al 23 novembre 1745, date che devono corrispondere anche all'effettiva esecuzione della vasta opera. . Nella parte centrale veniva celebrato il miracoloso Trasporto della santa casa di Nazareth; nella decorazione perimetrale della volta vi erano poi altri episodi, raffiguranti passi dell'Antico Testamento che prefiguravano Maria stessa o il tema della santa casa. Altri quattro pennacchi, di cui uno distrutto, raffiguravano scene di annunciazione. Ai quattro angoli curvi del soffitto vi erano delle balconate, sopravvissute al disastro e recuperate tra il 1916 e il 1917. Due di esse (inv. 836, 837) furono esposte alle Gallerie nel 1919, le altre due (inv. 1374, 1375) sono rimaste nei depositi fino all'ultimo restauro. In tre di queste logge Tiepolo dipinse dei fedeli oranti, spettatori meravigliati del miracolo. La quarta, vuota, dovrebbe appartenere a Girolamo Mengozzi detto il Colonna, ma anche qui, come nelle altre logge, Tiepolo interviene sicuramente con qualche correzione ,per uniformare il lavoro. La straordinaria potenza del segno, la suggestione della cromia verde sul fondo chiaro, la capacità di sintesi, fanno di questi frammenti, di sicura autografia, almeno per la parte figurativa, opere di altissima qualità. Gli sfondi appartengono, come confermano i documenti, al Mengozzi, ma Tiepolo dovette uniformare l'insieme con piccoli ritocchi. |
bibliografia | Nepi Scirè G.( 1998)p. 99 |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | Dorsoduro, 1050 |
ente schedatore | S472 |
ente competente | S472 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Moschini Marconi S.; Funzionario responsabile: Moschini Marconi S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Riva E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Riva E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1955 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.431402 |
longitudine | 12.328676 |