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Opera d'arte Artemisia beve le ceneri del marito Mausolo di van der Mijn Herman (1684/ 1741), a Torino

L'opera d'arte Artemisia beve le ceneri del marito Mausolo di van der Mijn Herman (1684/ 1741), - codice 01 00351030 di van der Mijn Herman (1684/ 1741), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoArtemisia beve le ceneri del marito Mausolo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00351030
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVIII prima metà; 1710 (ca) - 1725 (ca) [documentazione; analisi stilistica]
ambito culturaleambito olandese(firma)
autorevan der Mijn Herman (1684/ 1741),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 48, largh. 40,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDipinto di formato rettangolare con cornice del 1720-1730.Soggetti profani: Artemisia che beve le ceneri di Mausoleo.
notizie storico-criticheQuesto dipinto da 'cabinet' finemente eseguito appartiene al primo periodo della carriera di Van der Mijn. Dopo il suo trasferimento a Londra nel 1727 egli dipinse prevalentemente ritratti e fiori. Un dipinto raffigurante Agar, simile dal punto di vista tematico e stilistico (Budapest, Szépmûvészeti Múzeum), fu datato 1718. L'opera faceva parte della collezione viennese del principe Eugenio di Savoia Soissons e venne trasferita a TOrino nel 1741 con gran parte della quadreria del principe a seguito dell'acquisto da parte di Carlo Emanuele III. Nel 1737 la collezione del principe Eugenio enumerava quattro dipinti dell’artista e lo stesso valeva per la collezione del Palazzo Reale di Torino nel 1777, ma nessuna delle descrizioni combaciava perfettamente con il presente dipinto. Il soggetto preciso della tavola della Galleria Sabauda non è certo: è difficile che raffiguri la figlia di Jefte (Libro dei Giudici 11, 29-40), citato nel 1777 o Tre donne e un prete, citato nel 1737. Più verosimilmente rappresenta Sofonisba con la tazza di veleno (il titolo tradizionale della Galleria Sabauda), o Artemisia che beve le ceneri del marito Mausoleo, come inizialmente suggerito da Baudi di Vesme. Il dipinto è citato nel Repertory of Dutch and Flemish Painting in Italian Public Collection. III Piedmont and Valle d'Aosta, 2011, con ampia bibliografia precedente.
altra localizzazioneluogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino
bibliografia[Vico, Giovanni]( 1866)p. 80; Staring, Adolph( 1966)pp. 201-245; Meijer, Bert W./ Sluiter, Guus/ Squellati Brizio, Paola( 2011)p. 153, n. 698; Spanntigati, Carla Enrica (a cura di)( 2012)p. 238, n. 8.14
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: de Groot, Erlend; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCorso, Giorgia; Trascrizione per informatizzazione: Damiano, Sonia (2012)
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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