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Opera d'arte assunzione della Madonna con angeli e santi di Nuvolone Giuseppe (1619/ 1703), a Piacenza

L'opera d'arte assunzione della Madonna con angeli e santi di Nuvolone Giuseppe (1619/ 1703), - codice 08 00311794 di Nuvolone Giuseppe (1619/ 1703), si trova nel comune di Piacenza, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoassunzione della Madonna con angeli e santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00311794
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PC, Piacenza
datazionesec. XVII terzo quarto; 1650 - 1674 [analisi stilistica]
autoreNuvolone Giuseppe (1619/ 1703),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 180, largh. 240,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; bambino Gesù; San Girolamo; San Benedetto. Figure: angeli. Attributi: (San Girolamo) libro; (San Benedetto) pastorale.
notizie storico-criticheIl primo autore che fa cenno a questa tela è lo Scarabelli (1841) che descrive la chiesa affermando che "a mano sinistra è una Madonna coi SS. Girolamo e Benedetto di Giuseppe Nuvolari". Una attribuzione questa ripresa in seguito anche dagli altri autori che si sono occupati della chiesa e del complesso cimiteriale. Più dettagliato è invece l'intervento del Nasalli, che nel 1977 osservava come la tela stesse "prima del 1810 nella chiesa delle monache di S. Girolamo" da dove venne trasferita, a causa della soppressione francese delle corporazioni religiose, dapprima nel vescovado e quindi nella chiesa del cimitero. D'altra parte l'iconografia generale del dipinto sembrerebbe convalidare questa provenienza. L'attribuzione di questo dipinto al Nuvolone contribuisce a chiarire ancora di più l'attività del pittore, a lungo collaboratore del fratello Carlo Francesco, nell'area lombarda e piacentina, giacchè come ha notato di recente anche la Ward Neilson "la sua pittura (è) caratterizzata dall'innesto delle riforme della scuola emiliana e genovese su quella lombarda". Modi questi che sembrano esplicitarsi anche nella realizzazione di questa tela dove si trovano innestate quelle qualità di "pacata colloquialità uniti a un fare compositivo più pausato" già messe in luce dal Bora (p. 94).
bibliografiaBora G.( 1973)p. 94; Scarabelli L.( 1841)p. 189; Nasalli G.( 1877)p. 66; Ziliani G.( 1886)p. 101; Novi C.( 1922)pp. 7-9; Fiorentini E. F.( 1985)pp. 159-160; Bona Castellotti M.( 1985)p. 670; Ward Neilson N.( 1989)vol. II, p. 830
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comunePiacenza
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pizzo M.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Abbati A. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Abbati A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2006

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