Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte autoritratto di Crespi Luigi (1708/ 1779), a Venezia

L'opera d'arte autoritratto di Crespi Luigi (1708/ 1779), - codice 05 00401195 di Crespi Luigi (1708/ 1779), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoautoritratto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00401195
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
datazionesec. XVIII ; 1778 - 1778 [iscrizione]
autoreCrespi Luigi (1708/ 1779),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 114, largh. 95,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: autoritratto del pittore.
notizie storico-criticheRestaurato nel 1859 da V. Giacomelli. Si trovava nella vecchia Accademia a l Fonteghetto della Farina, dove fu preso in consegna dall'Edwards il 28 a prile 1807 (Moschini Marconi 1970). Il canonico Luigi Crespi, figlio maggi ore del più famoso Giuseppe Maria, fu nominato membro dell'Accademia venez iana l'8 dicembre 1776. Il dipinto, da lui donato sicuramente in questa oc casione come `pièce de réception´, aveva il titolo "La pittura", ma è evid entemente un autoritratto del pittore stesso. Sul cavalletto appare la scr itta, un po' sbiadita ma ancora leggibile: ALOYSIUS CANON. CRISPI BON. PRO FESS. ACCAD. FLORENTIA/PARMEN. ATQ: VENET PINXIT ANNO 1778. L'artista si r itrae mentre è intento a una delle attività preferite, la pittura appunto, mentre sugli scaffali a sinistra, richiamo alla famosa natura morta pater na del Conservatorio di Bologna, vi sono vari libri che documentano anche il suo notevole impegno di scrittore: il terzo volume della "Felsina pittr ice", le "Pitture di Pescia", la "Certosa di Bologna", la "Dissertazione d i san Luca", insieme ad alcuni volumi delle "Lettere pittoriche dell'amico Bottari". L'opera ha caratteristiche in comune non solo con la ritrattist ica di Giuseppe Maria, ma anche con la precedente ritrattistica bolognese del Settecento. Il realismo del trompe l'oeil, la raffinatezza dell'abbigl iamento, gli accessori presi dal vero, secondo la teoria crespiana sul rit ratto, ne fanno un'opera coerente ed efficace.
bibliografiaMoschini Marconi S.( 1970)p. 139, n. 310; Roli R.( 1977)p. 143; Evangelisti S.( 1979)p. 41; Nepi Scire' G./ Valcanover F.( 1985)p. 114; Nepi Scire' G.( 1995)pp. 126-127
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bergamo M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2004; 2006
latitudine45.431402
longitudine12.328676

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Venezia
  • opere d'arte nella provincia di Venezia
  • opere d'arte nella regione Veneto