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Opera d'arte autoritratto di Antoine Coypel di Coypel Antoine (1661/ 1722), a Firenze

L'opera d'arte autoritratto di Antoine Coypel di Coypel Antoine (1661/ 1722), - codice 09 00124061 di Coypel Antoine (1661/ 1722), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in corridoio, Corridoio Vasariano, Complesso Vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoautoritratto di Antoine Coypel
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00124061
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorecorridoio, Corridoio Vasariano, Complesso Vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi
datazionesec. XVIII ; 1705 - 1710 [analisi stilistica]
autoreCoypel Antoine (1661/ 1722),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 80, largh. 64,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti. Personaggi: Coypel Antoine. Abbigliamento: manto; camicia. Oggetti: parrucca.
notizie storico-criticheMenzionato per la prima volta nell'inventario del 1753. Se è ben noto l'autoritratto, oggi a Versailles, che Antoine Coypel donò all'Accademia il primo giugno 1715, e che fu inciso due anni dopo da Massé com suo 'morceau de réceptiom', e pure famoso l'autoritratto al cavalletto col figlio quattrenne Charles-Antoine, in seguito 'Primo pittore del re' come suo padre (databil al 1698-1699, due versioni note di cui una a Besancon, inciso da G. Duchange), si resta stupiti della scarsa notorietà della tela fiorentina. Non ne abbiamo trovato traccia nè negli archivi nè nella tanto numerosa bibliografia antica su Antoine Coypel: e la sua citazione più remota risale solo all'inventario delle raccolte granducali del 1753. Qui il pittore appare più giovane che nell'autoritratto, simile nella composizione, però invertita, di Versailles, e più giovane anche nel ritratto fattogli da Allou (Versailles, ' morceau de réception ' dell'artista all'Accademia e databile al 1711, e nel busto del Coysevox al Louvre, datato 1712 dal Michel (Gazette des Beaux-Arts, 1912, pp. 298-300). A questo elenco dei ritratti dell'artista possiamo aggiungere l'incisione di Sarrabat da Netscher e il pastello perduto del Vivien esposto al Salon del 1704 (cfr. Borschsupan, 1963, p. 167). Per la tela di Firenze ci sembra plausibile una data intorno al 1705-1710. Nell'autoritratto fiorentino notiamo un'emozione trattenuta, una orgogliosa severità, un'irriducibile ambizione perfettamente consone a questo grande artista, oggi caduto ingiustamente in oblio ma tanto celebre ai suoi tempi, infatti quando, nel 1708, il cardinale Ottoboni volle delle opere del più grande pittore francese dell'epoca, a chi si rivolse se non a lui ? (Correspondance III, p. 236, 242, 317 (1889).
bibliografiaPittura francese( 1977)p. 41; Mostra pittura( 1945)n. 47
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosenberg P.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1977
anno modifica2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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