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bene culturale | dipinto |
soggetto | beato Hurifas |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00068203 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, BO, Bologna |
datazione | sec. XVII ; 1640 (ca.) - 1644 (ca.) [analisi stilistica] |
autore | Marco da Venezia (notizie 1613-1644), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 219, largh. 77, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | E' rappresentato in piedi e tiene in mano un crocifisso.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il dipinto fa parte della serie di dieci tele centinate, raffiguranti santi certosini, la cui identità è chiarita dall'iscrizione riportata nella parte inferiore del dipinto. Il ciclo intende celebrare i padri certosini inglesi vittime delle dure persecuzioni subite dall'ordine al tempo di Enrico VIII (1537-1539). Le immagini a figura intera dei martiri sono dipinte a monocromo e risentono dello stile del Cesi che circa cinquant'anni prima aveva eseguito figure analoghe nella zona absidale. Il tentativo di emulare i modi del maestro si limita agli aspetti compositivi ed iconografici, mentre forti effetti chiaroscurali rompono il rigore formale e la chiarezza disegnativa del Cesi. Il ciclo presenta dunque caratteri pienamente seicenteschi e fu commissionato presumibilmente al tempo dell'esecuzione delle grandi tele per la navata centrale e le cappelle laterali da parte di vari artisti, a partire dal quinto decennio del XVII secolo. Il presente dipinto era probabilmente già in loco quando il Pasinelli rifece il grande quadro della navata, iniziato da padre Marco da Venezia con esiti non soddisfacenti (Crespi 1793, p. 44). Quest'ultimo, esponente dell'ordine proveniente dala Certosa di Firenze, risulta già presente in S. Girolamo nel 1613 (Vicini 1990); nel 1638 eseguì gli affreschi con la vita di san Bruno nel passaggio tra la chiesa e il chiostro grande (Crespi 1772; Oretti c. 40). Fu probabilmente padre Marco da Venezia ad iniziare la serie di santi certosini eseguendo le quattro tele oggi poste a lato dei dipinti di Pasinelli. Altri artisti continuarono il ciclo dopo la sua morte, avvenuta presso il convento bolognese nel 1644. Rispetto ai quattro santi certosini attribuiti al Gessi, queste figure sono più mosse e tendono a sporgere dalla nicchia illusoria in cui sono collocate. |
bibliografia | Crespi L.( 1772)pp. 16-17; Crespi L.( 1793)p. 44; Bianconi G.( 1820)p. 428; Giordani G.( 1828)p. XXIIII; Bastelli A.( 1934)p. 96; De Toth( 1936); Raule A.( 1961)p. 42; Ricci C./ Zucchini G.( 1976)p. 181; Vicini S.( 1990)p. 23 n. 28; Brogi A.( 1998)p. 61 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Bologna |
comune | Bologna |
ente schedatore | Comune di Bologna |
ente competente | S08 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Berselli E.; Funzionario responsabile: Bernardini C. (Comune di Bologna - Musei Civici d'Arte Antica)Stanzani A. (SPSAD BO); Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (2003); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Albonico C. |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2010 |