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bene culturale | dipinto |
soggetto | beato Pio V |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00641684 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi, ex dormitorio |
datazione | sec. XVII terzo quarto; 1650 - 1674 [analisi stilistica] |
autore | Montini Giovanni (notizie secondo quarto sec. XVII-terzo quarto sec. XVII), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 94.7, largh. 74.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Beato Pio V. Abbigliamento religioso: veste domenicana; triregno con perle e pietre preziose. Simboli: (beatificazione) raggi luminosi. |
notizie storico-critiche | L'ottagono proviene dal monastero di S. Apollonia di Firenze, come attesta un cartellino manoscritto incollato sul retro della tela. L'inventario del 1881 lo descrive già come "sfondato affatto"; mentre quello del 1890 fornisce l'identificazione con Pio V anche se questi è detto erronemente Santo. In realtà la presenza dei raggi luminosi intorno alla testa, invece dell'aureola, significa che il papa domenicano era ancora un Beato. Ciò potrebbe fornire, ma non necessariamente, il post quem per la data di esecuzione del dipinto; infatti Pio V fu beatificato nel 1672 (la canonizzazione avvenne solo il 22 maggio 1712: cfr. A.ISZAK, in 'Bibliotheca Sanctorum', X, Roma, 1968, col. 895). L'autore della tela, indicato come anonimo del secolo XVII nelle citazioni inventariali (1881 e 1890), è invece da identificare sicuramente con Giovanni Montini il quale, come si apprende da documenti inediti, morì a Firenze nell'agosto del 1673 (cfr. Archivio di Stato di Firenze, 1669-1694 e 1671-1690). L'attribuzione è sostenuta dal confronto con altre opere del pittore, quali ad esempio il 'San Domenico resuscita un bambino', conservato nel Museo dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze (cfr. A M. Giusti, 1978). Stilisticamente l'ottagono di San Salvi sembra appartenere alla fase tarda del Montini il quale lungo tutto il corso della sua attività, ancora pressochè inedita, si mostra dipendente dal suo maestro, Jacopo Vignali. Il 'Beato Pio V' doveva far parte di una serie, infatti si possono indicare altri ottagoni con le stesse misure e la stessa provenienza dal monastero di S. Apollonia, con i seguenti numeri dell'inventario del 1890: 7174 (GR 6143), 7176 (scheda OA 0900035053), 7180 (scheda OA 0900035175), 7181 (scheda OA 0900039808) tutti da restituire al Montini ad eccezione, sembrerebbe, del 7180. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Museo Opificio( 1978)p. 334, n. 576 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pagliarulo G.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |