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bene culturale | dipinto, frammento |
soggetto | busti di Santi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00291075 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, scale di accesso agli uffici amministrativi della soprintendenza |
datazione | sec. XIII fine; 1290 - 1299 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | ambito fiorentino (?)(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 185, largh. 55, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Figure: santi vescovi; santi. Abbigliamento: contemporaneo; all'antica. |
notizie storico-critiche | L'affresco in questione non sembra essere stato studiato in maniera specifica, ma essendo parte integrante della antica decorazione di S. Piero Scheraggio, può essere accomunato nella loro vicenda critica. Infatti questo frammento sembra molto vicino stilisticamente (forse appartine alla stessa mano) agli affreschi dell'abside di S. Piero Scheraggio con "Le storie di Cristo" ed i tondi dei sottarchi delle colonne. Del resto anche il frammento in questione appartiene ad uno deisottarchi della chiesa. Il ciclo decorativo, comunque, fu studiato per la prima volta dal Sanpaolesi al quale sembro' opera di un maestro bizantino, in contatto con l'arte siriaca, che eseguì gli affreschi nell'ultimo quarto del XII secolo. In seguito il Ragghianti si espresse in favore di un pittore neoellenizzante della metà del XIII secolo, mentre il Salmi, per primo, vi scorse stretti rapporti con la miniatura bolognese della fine del duecento. Questi contatti con la miniatura bolognese vennero confermati anche dal Longhi (com. orale in Marcucci) ed accettati dalla Marcucci e, più recentemente, dal Bellosi. Il Longhi considera gli affreschi di S. Piero Scheraggio stilisticamente vicini alle bibbie bolognesi di Parigi (Bibl. Nat. , lat. 18) e di Modena (Biblioteca Estense, lat. 430). La Marcucci, da parte sua, rileva come, effettivamente, la presenza negli affreschi di elementi gotici uniti a influssi bizantineggianti, rimandi alla miniatura emiliana della fine del duecento ed i primi del secolo successivo, e, del resto non si riscontrano nei dipinti diretti contatti con la cultura fiorentina cimabuesca, che appare solo con richiami lontani. Sempre secondo la Marcucci il pittore degli affreschi di S. Piero a Scheraggio evidenza affinità con le miniature del codice della laurenziana con le "Supplicationes variae" (Plut. 25,3), realizzato tra il 1293 ed il 1300, realizzate da varie mani, una delle quali fu identificata con quella di Manfredino da Pistoia, un pittore e miniatore che può essere stato prossimo all'anonimo maestro di S. Piero a Scheraggio. La studiosa, infine, ipotizza che gli affreschi potrebbero essere stati realizzati tra il 1294 ed il 1299, anni in cui si ha notizia di restauri effettuati alla chiesa, e ritiene che possano essere riferibili, senza certezza,a scuola fiorentina. |
bibliografia | Ragghianti C. L.( 1955)pp. 15, 34; Uffizi catalogo( 1980)p. 486, n. P1477 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pinelli M.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |