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bene culturale | scultura |
soggetto | busto di giovane africano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00284841 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati |
datazione | sec. XVIII ; 1755 (ca) - 1760 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito fiorentino(analisi stilistica) |
materia tecnica | alabastro orientale/ sculturapietra di paragone/ sculturamarmo bianco/ sculturapasta vitrea/ incastonatura |
misure | cm, alt. 41, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | busto poggiante su piedistallo in marmo a sezione circolareFigure: giovane africano. Abbigliamento: mantello. |
notizie storico-critiche | La bella scultura in esame raffigura il busto all'antica di un giovane africano, con il drappeggio di un mantello gettato su una spalla. Il catalogo del Museo di Palazzo Davanzati del 1971 indica come area di esecuzione di questo busto di giovane moro, Firenze e una generica datazione al XVIII secolo. Datazione che può essere ristretta al sesto-settimo decennio del secolo in considerazione del fatto che in questi anni prese voga a Firenze una tendenza nella scultura al recupero di esempi classici con la realizzazione di busti all'antica, spesso copie o derivazioni di quelli romani, arricchita da un gusto naturalistico e per l'esotico. In particolare la scelta di raffigurare il busto ritratto di un giovane moro si inserisce in una tradizione affermata già dal Seicento con il monumento a Ferdinando I a Livorno del Tacca, e mantenuta in periodo barocco con realizzazioni berniniane (basta ricordare uno dei fiumi della fontana in Piazza Navona) e algardiane: ricordiamo qui l'esempio del busto di moro in terracotta attribuito all'Algardi conservato al Museo del Bargello e proveniente forse dalle collezioni granducali. La scultura in esame, per l'attenzione verso i modelli classici nel taglio del busto, per il forte e umanissimo senso naturalistico con il quale sono delineati i tratti del volto, con gli occhi in pasta vitrea, per il forte carattere pittorico della capigliatura appena abbozzata può forse considerarsi eseguito in quello stesso ambito, se non nella bottega di uno scultore inglese operoso per circa trent'anni a Firenze, tra 1755 e 1785, Francis Harwood. Di questo artista conosciamo poche opere tra le quali il busto di un negro in pietra di paragone, oggi conservato a Malibù, al P. Getty Museum, ma sicuramente realizzato a Firenze (Roani Villani). Sappiamo però dai documenti che era molto apprezzato come esecutore opere dall'antico e scultore in marmi policromi. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Museo Palazzo( 1971)p. 211 nn. 181-182; Roani Villani R.( 1991)pp. 68-74; Repertorio scultura( 1993)v. I p. 49 |
definizione | scultura |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: De Luca F.Caterina Proto Pisani R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2005 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |