notizie storico-critiche | Il busto ritrae il famoso statista Camillo Benso, conte di Cavour (Torino, 1810-1861), primo ministro di Vittorio Emanuele II (Torino, 1820-Roma, 1878), E. Passerin d'Entrèves, voce Cavour, Camillo Benso conte di, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 23, Torino, 1979, pp. 120-138. La collocazione del busto sulla parete maggiore dell'aula del Consiglio Provinciale, ristrutturata e decorata nelle forme attuali nel 1887-88, non permette di verificare se sulla scultura o sul piede della stessa vi sia apposta la firma dell'autore. Nella documentazione conservata presso l'Archivio Storico della Provincia di Torino, pur essendosi conservate carte relative all'incarico per la decorazione dell'ambiente, affidato a Rodolfo Morgari (Torino, 1827-1909) e a suo nipote Luigi (Torino, 1857-1935), non è stato possibile rintracciare alcun riferimento al busto in esame che dovette, comunque, essere collocato nell'odierna sede in tale occasione. Tale dato, tuttavia, non può costituire sicuro termine per la datazione della scultura stessa, dal momento che potrebbe trattarsi anche di un reimpiego, ossia che il ritratto fosse originariamente destinato ad altra sede. Da un punto di vista stilistico, esso rispetta le caratteristiche tipiche del busto commemorativo di seconda metà Ottocento. Non si dimentichi, inoltre, l'omogeneità di modellato con il busto che gli fa da pendant, all'estremità opposta della parete della Sala del Consglio Provinciale, rappresentante Federico Sclopis. Importante, infine, ricordare che la Provincia di Torino, acquistando il Palazzo delle Segreterie di Stato, divenne proprietaria anche dello studio di Cavour e si impegnò, sin dall'atto d'acquisto, a lasciare inalterato ed a conservare l'arredo dell'ambiente, sin da allora luogo di visita e di interesse storico-artistico. Molto vicino all'esemplare in esame appare il ritratto, conservato presso il Circolo degli Artisti ed esposto alla Promotrice nel 1863, realizzato dallo scultore Giuseppe Dini (Novara, 1820-Torino, 1890), artista spesso impegnato nella realizzazione di busti di personaggi di spicco della politica sabauda con esiti di alta qualità nella traduzione formale, C. Ghibaudi, scheda n. 1.30, in M. Corgnati, C. Ghibaudi, La contessa di Castiglione e il suo tempo, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Cavour, 31 marzo-5 luglio, 2000), Silvana editoriale, 2000, pp. 122, 131-132. Un altro ritratto del Cavour, datato 1863, in questo caso in abito ufficiale, ma con la medesima impostazione ed espressione, è conservato nel Palazzo Reale di Milano, E. Colle, I mobili delle collezioni reali, in E. Colle, F. Mazzocca (a cura di), Il Palazzo Reale di Milano, Milano, 2001, p. 248. Il busto del Dini, autore anche del monumento allo statista di Novara, a sua volta, prende spunto, sebbene privo dell'acutezza psicologica e della resa impietosamente veristica, dalla scultura di Vincenzo Vela (Ligornetto, 1821-1891), conservata presso il Castello Cavour di Santena, Il Castello di Santena. Storia e cultura nella dimora dei Cavour, Torino-Firenze, 1992, s.p. |