dati analitici | il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con la testa posta frontalmente, il capo è calvo, porta una corta barba. Indossa camicia con collo alto, cravatta, gilet, abbottonato a fatica, come testimoniano le pieghe intorno ai bottoni, e frac. Al collo pende il collare dell'ordine della SS. Annunziata. Sostegno a forma di rocchetto su base a sezione quadrata. La scultura è posta su una mensola pensile con cornice a sezione rettangolare modinata; montante a volta con terminazione a campana rovesciata con elemento circolare conclusivo. Sul montante della mensola iscrizione su due righe dorata.Ritratti. Personaggi: Federico Sclopis conte di Salerano. Abbigliamento. |
notizie storico-critiche | Il busto ritrae il celebre giurista ed intellettuale piemontese Federico Sclopis (Torino, 1798-1878), partecipò ai lavori di preparazione dello Statuto, fu membro del Senato e ne venne eletto presidente nel 1864, ottenne un notevole prestigio internazionale con il cosiddetto "arbitrato dell'Alabama" che gli permise di risolvere una controversia tra Stati Uniti ed Inghilterra senza ricorrere alla guerra, G. S. Pene Vidari, Federico Sclopis (1798-1878), in "Studi Piemontesi", vol. VII, fasc. I, Torino, 1978, pp. 160-172. La collocazione del busto sulla parete maggiore dell'aula del Consiglio Provinciale, ristrutturata e decorata nelle forme attuali nel 1887/1888, non permette di verificare se sulla scultura o sul piede della stessa vi sia apposta la firma dell'autore. Nella documentazione conservata presso l'Archivio Storico della Provincia di Torino, pur essendosi conservate carte relative all'incarico per la decorazione dell'ambiente, affidato nel 1887 a Rodolfo Morgari (Torino, 1827-1909) e a suo nipote Luigi (Torino, 1857-1935), non è stato possibile rintracciare alcun riferimento al busto in esame che dovette, comunque, essere collocato nell'odierna sede in tale occasione. Tale dato, tuttavia, non può costituire sicuro termine per la datazione della scultura stessa, dal momento che potrebbe trattarsi anche di un reimpiego, ossia che il ritratto fosse originariamente destinato ad altra sede. Da un punto di vista stilistico, esso rispetta le caratteristiche tipiche del busto commemorativo di seconda metà Ottocento. Non si dimentichi, inoltre, l'omogeneità di modellato con il busto che gli fa da pendant, all'estremità opposta della parete della Sala del Consiglio Provinciale, rappresentante Camillo Benso, conte di Cavour. Non stupisce che l'Ente, mentre, essendo il personaggio da poco deceduto, molti fossero i tributi promossi dalle istituzioni, non ultimo la realizzazione di un monumento alla sua memoria promosso dal comune, a tutt'oggi collocato nei giardini della Cittadella, che sarà però effettivamente compiuto solo vent'anni dopo, decidesse di dedicare un omaggio all'illustre personaggio che era stato anche membro del Consiglio Provinciale e Presidente fino al 1877, e venne dallo stesso, attrverso la figura del presidente, il senatore Cesare Bertea, commemorato il 18 giugno 1878, Consiglio Provinciale di Torino. Commemorazione di S.E. il conte Federico Sclopis nell'adunanza del 18 giugno 1878, Torino, 1878. In quello stesso momento l'Accademia delle Scienze, di cui lo Sclopis era stato membro e presidente nel 1864, decise di dedicargli un busto, opera della "mano esperta" dello scultore Alfonso Balzico (Napoli, 1825-Roma, 1901), già noto in Torino per i monumenti a Massimo d'Azeglio (1873) e Ferdinando di Savoia, duca di Genova (1877), a tutt'oggi conservato, molto simile a quello in esame, Onoranze rese alla memoria del Conte Federigo Sclopis dalla R. Accademia delle Scienxe di Torino 22 maggio 1879, Torino, 1879, fol. IV. |