notizie storico-critiche | Il busto venne eseguito nel 1884 dallo scultore piemontese Giuseppe Dini (1820-1890) che accettò l'incarico il 7 dicembre 1883 e terminò quest'opera nel maggio 1884, insieme daun altro busto dello stesso benefattore commissionatogli dalla sig.ra Marietta Monti ved. Pozzi (Archivio Ospedale). Testimonianze del rapporto intercorrente tra la Congregazione di Carità e lo scultore G. Dini sono, da un lato, la Delibera di pagamento, di Lire 750, per il busto in marmo di Francesco Pozzi datata 14 maggio 1884 (Archivio Ospedale), dall'altro il fatto che nel 1882 lo scultore aveva già eseguito per l'Ospedale il busto raffigurante il Canonico Francesco Franzini (cfr. SBAS TO scheda NCTN 01/00038133). Giuseppe Dini, allievo dell'Accademia Albertina, fedele alla scuola romana di Pietro Tenerani (1789-1869), assiduo espositore alla Promotrice fin dal 1845 (cfr. A. Stella, "Pittura e Scultura in Piemonte", Torino 1893, pp. 144-149; E. Castelnuovo-M. Rosci (a cura di), "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1891", catalogo della mostra, Torino 1980, vol. 3, p. 1435-1436, scheda n° 781). eseguì tra le altre opere numerosi busti e ritratti, molti dei quali si trovano al Camposanto di Torino, e sculture monumentali: Le statue di Cavour a Novara, di Alfieri ad Asti, di Barbaroux a Cuneo. E' necessario ricordare,inoltre, tra le opere del Dini presenti in territorio alessandrino: il busto in gesso raffigurante il ritratto del pittore Francesco Mensi, donato dal Dini al Mensi nel 1868 e da questi lasciato alla Pinacoteca di Alessandria (cfr. E. Filippelli, "Catalogo della pinacoteca Vichea di Alessandria", Alessandria 1915, p. 24, n. 36); due busti raffiguranti un personaggio maschile e uno femminile, firmati e datati 1872, ed un terzo busto raffigurante Cavour, presentati ad una vendita d'asta tenutasi a Villa Abbadia di Sezzadio (AL) - Abbazia di S. Giustina, dal 29 settembre all'8 ottobre 1979. L'attività del Dini ritrattista è inoltre documentata a Novara, all'Ospedale Maggiore della Carità (cfr. Moranti - Ferrara, "L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara - Memorie storiche", Novara 1907, p. 103). In questo busto, che appartiene all'ultimo decennio di attività dello scultore, ad un'esecuzione curata e levigata, si affianca una notevole attenzione al dato realistico propria del Dini ritrattista. Il busto, collocato nel vecchio ingresso dell'Ospedale venne spostato nel 1893 nel nuovo atrio, in seguito alla Delibera della Congregazione del 1891 (Archivio Ospedale). Dal 1933, probabilmente fino al 1984, decorò il Salone delle Adunanze insieme ad altri 8 ritratti scultorei di benefattori. Alla data della schedatura la serie dei nove busti si trova in un magazzino sotterraneo dell'Ospedale. (cfr. anche F. Gasparolo-F. Guasco di Bisio-C. Parnisetti, "Raccolta di iscrizioni alessandrine", Alessandria 1935, p. 333). Il busto raffigura il ritratto del benefattore Francesco Pozzi, morto a Quattordio il 19 maggio 1883, che legò all'Ospedale Lire 4.000 per l'istituzione di almeno tre letti per i poveri di Quattordio, come risulta dal testamento del 9 maggio 1883, not. Ballario (Archivio Ospedale) e da un elenco di benefattori in favore dell'Ospedale redatto da Pasero Carlo (Archivio Ospedale). In un elenco dei quadri dedicati ai benefattori, redatto nel 1960 da Carlo Pasero, compare al n° 115 anche un ritratto del benefattore Francesco Pozzi: quadro grande ad olio - 1885, del quale, alla data della schedatura, non è stata ancora rinvenuta la collocazione.Il ritratto scultoreo presenta affinità, nel modellato, con un busto raffigurante Ignazio Adriani, firmato G. Dini e del quale è documentato l'acquisto nel 1865 da parte dell'Istituto di Riposo per la Vecchiaia di Torino (cfr. SBAS TO, scheda NCTN 01/00025192, febbraio 1979). Il busto raffigura il Canonico Francesco Franzini che, con testamento del 19 marzo 1878 beneficiò l'Ospedale di Lire 40.000 con l'obbligo di istituire un letto per gli incurabili. La donazione fu accettata dalla Congregazione con Delibera del 23 febbraio 1882 (Archivio Ospedale) e, per onorare il Canonico Franzini l'Ospedale fece anche dipingere da Francesco Mensi, nel 1882, un ritratto di grandi dimensioni (cfr. SBAS TO, scheda cartacea n° 38). |