notizie storico-critiche | Il busto in gesso di papa Gregorio XVI conservato nella Galleria d'arte del castello è opera dello scultore Antonio Bisetti, databile intorno alla metà del XIX secolo. L'opera è ricordata nelle collezioni del castello a partire dall'inventariazione del 1908, che la registra nella "Galleria del Teatro" al numero 609, con l'errata identificazione dell'effigiato: <>. Riconosciuto dal compilatore dell'inventario del 1927, il busto è nuovamente mal interpretato nell'inventario del 1964, che lo registra al numero 229 come: <>. Oltre a questo busto, nel castello di Agliè si conserva anche una serie di rilievi in gesso di Antonio Bisetti (inv. 1964, nn. 2915-2933) oggi collocati nella zona nota come Appartamento Chierici, perchè utilizzata dal soprintendente responsabile dei restauri e della musealizzazione del castello, ma demoninata in origine "Foresteria sopra le serre", situata nel mezzanino tra il piano terra e il primo piano (E. Gabrielli, Le decorazioni e gli arredi, in D. Biancolini, E. Gabrielli, a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 80, 102 nota 478). Dalla contabilità della Regina Maria Cristina (ASTO, Duca di Genova. Casa di Maria Cristina, Carte Varie, mazzo 42, fasc. 4, mandato N. 253) risulta inoltre che Bisetti fu pagato 1000 scudi a saldo del prezzo <<...convenuto della Statua in marmo rap.te S. M. il Re Carlo Felice, in acconto dei quali furono pagati scudi 850, come risulta dai Mandati N. 453 del 1843, N. 273, 475 del 1845; N. 332 e 458 del 1846 e così per saldo totale scudi 150>>. Papa Gregorio XVI, al secolo Fra Mauro Cappellari della Colomba, nacque a Belluno il 18 settembre 1765 e morì a Roma il 1 giugno 1846. Entrato a 18 anni tra i Camaldolesi di Murano (Venezia), nel 1826 fu creato da Leone XII cardinale del titolo di S. Callisto e prefetto di Propaganda. Salì al soglio pontificio con il conclave tenutosi tra il 1830 e il 1831 (A. M. Ghisalberti, Gregorio XVI papa, in Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Milano 1933, v. XVII, pp. 940-941). Lo scultore Antonio Bisetti, originario di Novara, compì i primi studi a Varallo (1828-1829), con i fondi stanziati dal Collegio Caccia di Novara e in seguito a Torino e a Roma, dove fu allievo di Carlo Finelli. Espose alla Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1849 (cfr. A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, v. I, Dizionario, Torino 1994, p. 50). |