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bene culturale | scultura |
soggetto | busto ritratto di Napoleone Bonaparte primo console |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00532442 |
localizzazione | Italia, Toscana, LI, Portoferraio, San MartinoNR (recupero pregresso) |
contenitore | villa, Villa di S. Martino, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi |
datazione | sec. XIX primo quarto; 1800 - 1814 [analisi stilistica] |
autore | Pampaloni Luigi (?) (1791/ 1847), |
materia tecnica | marmo biancomarmo verde antico |
misure | alt. 51, largh. 34, prof. 20, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Portoferraio |
dati analitici | Ritratto in marmo bicromo del giovane Napoleone con feluca e mantello. Il giovane uomo, dai tratti segnati, ha la testa leggermente ruotata verso sinistra e inclinata verso il basso, e volge lo sguardo dalla stessa parte.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Ritratto di Napoleone in marmo bicromo. Il generale indossa la tradizionale feluca, ornata sulla sinistra da una coccarda. La testa è restituita in marmo bianco mentre il busto, nel quale la giacca con il colletto alzato è quasi per intero ricoperta dall'ampio panneggio del mantello, è in marmo verde. Il bianco del marmo torna nel piedistallo, a pianta circolare. Il volto del personaggio è leggermente ruotato verso sinistra, e si caratterizza per i tratti marcati e la fronte accigliata. A partire dall'inventario Marini, del 1932, il ritratto viene ascritto a Luigi Pampaloni, mentre l'autografo Foresi, risalente al decennio precedente, lo indica di autore ignoto. La tradizionale attribuzione al Pampaloni, uno dei più importanti esponenti del purismo bartoliniano, viene parzialmente confermata dalla testimonianza del Pagni, secondo il quale al momento della partenza da Carrara, al seguito del Bartolini nel 1813, il giovane scultore si caricò sulle spalle "un ritratto in marmo del primo console". L'incertezza del modellato, rispetto alle successive prove dello scultore, pone comunque alcune perplessità, che inducono a lasciare aperta la questione della paternità della scultura. Occorre inoltre notare che l'iconografia del busto sembra ricalcare quella del ritratto, di fattura assai più raffinata, conservato presso la Palazzina dei Mulini e ascritto dal Foresi al francese Francois Rude. Il Pampaloni, che con il maestro Bartolini condivise anche l'iniziale attività di alabastraio, fu in seguito ampiamente impegnato per la committenza dei Bonaparte: si ricordano, a tal proposito, il monumento funerario di Luciano Bonaparte a Canino, del 1847, e il Cenotafio della Contessa di Tourvillier, in Santa Croce. Si ricordano inoltre i numerosi ritratti di napoleonidi realizzati su commissione del Principe Demidoff, che erano in arredo al Museo Napoleonico di San Martino. Per ulteriori notizie sull'artista si rimanda agli studi della Caputo Calloud. |
bibliografia | Cultura neoclassica( 1972); Bartolotti E./ Colle E./ Guarraccino M.( 1997)p. 75; Caputo Callooud A.( 1981); Pagni( 1852); Musée San Martino( 1860) |
definizione | scultura |
regione | Toscana |
provincia | Livorno |
comune | Portoferraio |
localita | San Martino |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Baracchini C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Isoppi P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1998 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 42.795397 |
longitudine | 10.320102 |