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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | caccia al cervo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00199051 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile: sala medaglie, parete sinistra |
datazione | sec. XVII metà; 1640 (ca.) - 1660 (ca.) [documentazione; analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese (?), esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 71, largh. 88, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il dipinto presenta una cornice in legno intagliato, verniciato di colore giallo e dorato priva di elementi decorativi. Raffigura un cane levriero all'inseguimento di un cervo in fuga verso destra con cacciatori a cavallo sulla sinistra.Animali: cani; cavalli; cervo. Figure: uomini. Abbigliamento. Paesaggi. Oggetti: trombetta. |
notizie storico-critiche | Non è nota la committenza del dipinto nè quando sia entrato a fare parte delle collezioni del castello. L'iscrizione presente sul retro della tela (".. TO DA MONSU DI DRUEN.. ") induce ad ipotizzare la provenienza da committenza diversa da quella ducale o della famiglia San Martino d'Agliè, prima proprietaria dell'edificio. Il dipinto ritrae una scena di caccia, con in primo piano un cane levriero che rincorre un daino e alcuni cacciatori sullo sfondo, la cui cultura figurativa di riferimento sembra essere quella olandese. Un confronto più specifico potrebbe essere effettuato con alcune opere di Frans Snyders, nato ad Anversa l'11 novembre 1579 e morto ivi il 19 agosto 1657 (cfr. bibliografia). L'allievo di Peeter Breughel, che venne in Italia nel 1608 e rientrò in patria da Milano l'anno successivo, ebbe un grande successo come pittore di nature morte e di soggetti venatori. Celebri sono le sue scene di lotte tra animali, in particolare quelle rappresentanti la caccia al cinghiale (un esemplare autografo si trova oggi in deposito alla Camera dei Deputati ed uno di bottega, entrambi appartenuti alla collezione Torlonia, è andato alla Presidenza del Consiglio) e al cervo. Data l'assenza di altri dipinti ritenuti autografi di Sanyders in Piemonte, si propende per ritenere la tela l'opera di un maestro olandese (forse uno di quelli documentati in cantieri decorativi e collezioni presenti sul territorio, in particolare in Galleria Sabauda) o la riproposizione di tematiche nordiche da parte di un pittore locale che scelse un soggetto allora in voga nelle corti nord-europee, più vicine al Piemonte dopo le nozze bavaresi del 1650 di Enrichetta Adelaide, figlia di Vittorio Amedeo I e Maria Cristina di Francia, a sua volta in sintonia con il gusto di Filippo d'Agliè. |
bibliografia | Robels H.( 1989)p. 327 cat. n. 225 a; Koslow S.( 1995)pp. 234; 235 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |