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bene culturale | dipinto, elemento d'insieme |
soggetto | Calliope |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 10 00011962 |
localizzazione | Italia, Umbria, PG, Città di CastelloCittà di Castello, 06012 ( PG) |
contenitore | palazzo, museo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Città di Castello, 06012 ( PG), Pinacoteca Comunale, vano scala, I rampa, volta. |
datazione | sec. XVI prima metà; 1500 - 1549 [analisi stilistica] |
autore | Filotesio Nicola detto Cola dell'Amatrice (1489/ 1559), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 80, largh. 40, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, proprietà del Comune di Città di Castello. |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Calliope. Attributi: ( Calliope) tromba; tavoletta. |
notizie storico-critiche | per quanto riguarda l'attribuzione delle decorazioni, varie sono le ipotesi fatte. Il Mancini ( 1832, p. 254), il Magherini Graziani( 1897, p. 96) ed il Corbucci ( 1931, p. 11) ritengono che le operesiano di battista Tifernate su disegno del Vasari, aiutato in questo lavoro dal Gherardi. Anche il Ronen ( 1975, p. 69), contrariamente a tutti colori che accettano la successiva ipotesi avanzata dal Venturi( 1932, p. 622), secondo la quale l'autore dell'affresco è da identificarsi in Cristoforo Gherardi, afferma che è impossibile attribuire al Gherardi un'operea di un'artista umbro prima maniera. Piuttosto che l'opera di un giovane pittore queste opere appaiano di un artista esperto, probabilmente molto più vecchio edl Gherardi, che crebbe in un'ambiente artistico dove lo stile umbro era già portato come materia di insegnamento. Da ciò possiamo dedurre, per esclusione, l'attribuzione di questi affreschi al pittore Battista da Città di Castello, come asserisce anche il Mancini. Il Ronen analizzando l'iconografia tradizionale identifica nelle figure femminili dell'affresco le nove Muse che con Apollo compaiono frequentemente nei cicli pittorici delal fine del '400 e primo '500, periodo in cui si assiste ad un ritorno al paganesimo nell'arte italiana.Secondo il Ronen nell'affresco di Palazzo Vitelli le Muse raffigurate richiamano nella loro iconografia i " Tarocchi del Mantegna" serie di cinquanta incisioni, pubblicata nel Nord-Italia intorno agli anni 1460-65 in cui la prima volta compaiono Apollo e le muse. Alcuni autori, fra cui il Magherini Graziani( 1897, p. 96) hanno identificato nelal figura in oggetto la fama, mentre il ronen( 1975, p. 66) sostiene essere la Musa dell'elegia e che la tromba, che tiene in mano, è una variante dello strumento a fiato suonato dalla stessa nei Tarocchi. Nella composizione la staticità della figura è evidenziata dalla posizione statuaria, nonostante la leggera mobilità della veste. Calliope, già erroneamente identificata con la Fama, presenta tratti arcaizzanti evidenti già nelle figure di Talia ed Urania. |
bibliografia | Mancini G.( 1832)vol. I, p. 254; Magherini Graziani G.( 1897)p. 99; Ronen A.( 1875)p. 66; Benezit E.( 1976)vol. IV, p. 98; Mancini F. F.( 1987) |
definizione | dipinto |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | Città di Castello |
indirizzo | Città di Castello, 06012 ( PG) |
ente schedatore | R10 |
ente competente | R10 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Franchi F.; Funzionario responsabile: Valentino D. A.Montella M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST / Buzzi L. (2006); Aggiornamento-revisione: Guidobaldi N. (1984), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST / B |
anno creazione | 1981 |
anno modifica | 1984; 2006 |
latitudine | 42.517512 |
longitudine | 14.057213 |