notizie storico-critiche | Per il materiale cfr. nn. 51 (08/00285301) e 65 (08/00285367); la gemma è stata considerata da Wentzel (WENTZEL 1953-1956, pp. 264-265, fig. 39) produzione del XII sec. sulla base di una vaga rassomiglianza con alcuni sigilli francesi del XII-XIII secolo che presentano cavalieri (v. ad es. DALTON 1915, p. 131, n. 855, tav. XX: diaspro su montatura di metallo e iscrizione sul castone; cavaliere che tiene un pennone, primo XIII sec.). Tuttavia l'alta qualità dell'intaglio di Modena e un confronto più stringente con altri esemplari antichi induce a ritenerlo un'opera del II sec. a.C.; in ptc. il piccolo scudo rotondo - la parma della cavalleria romana (P. COUSSIN, Les armes romaines. Essai sur les origines et l'évolution des armes individuelles du légionaire romain, Paris 1926, pp. 142-143, 238-240, figg. 67-68) - oltre a trovare un puntuale riscontro nel fregio del monumento di L. Emilio Paolo a Delfi (A. KAEHLER, Der Fries vom Reiterdenkmal des Aemilius Paulus in Delphi, 1965, tavv. 1-22), databile al 168 a.C., è presente in altre gemme comprese tra la fine del III e gli inizi del II sec. a.C. (sardonica della Coll. Merz, già Marlborough, 200-150 a.C. ca.: FURTWAENGLER 1900, tav. XXV,54; VOLLENWEIDER 1984, p. 169, n. 286; sarda del British Museum, montata su anello del III sec. a.C.: WALTERS 1926, p. 117, n. 1009, tav. XV; corniola dell'Ermitage, III-II sec. a.C.: FURTWAENGLER 1900, tav. XVII,42; NEVEROV 1976, p. 67, n. 78); per altri cavalieri con scudi ovoidali e umbone a spina v.: WALTERS 1926, p. 219, n. 2106, tav. XXVI (cavaliere con lungo scudo, lancia ed elmo; "graeco-roman"); MAASKANT-KLEIBRINK 1978, p. 187, n. 402 (diaspro giallo; cavaliere con lungo scudo italico nella s. e una lancia nella d., corta clamide che svolazza; "Flat Bouterolle Style", seconda metà I sec. a.C.-inizi I sec. d.C.); AGDS I 3, p. 46, n. 2378, tav. 213 (corniola; cavaliere con elmo con pennacchio, lancia e scudo ovale; I sec. a.C.-I sec. d.C.); AGDS III, Braunschweig, p. 42, n. 136, tav. 17 (corniola; cavaliere con elmo con pennacchio, scudo allungato e corta clamide, II sec. d.C.): VOLLENWEIDER 1979, p. 96, nn. 91 (p. di v. a niccolo bruno e grigio; cavaliere con braccio disteso all'indietro, ultimo quarto III sec. a.C.), n. 92, p. 99, n. 96 (ca. 200 a.C.); SPIER 1992, p. 113, n. 286 (agata a bande; cavaliere barbato con elmo, lancia e scudo celtico; I sec. d.C.); v. anche: SENA CHIESA 1966, p. 307, n. 857, tav. XLIII (corniola; guerriero a cavallo con elmo e asta nella d.). REVISIONE: Cfr. anche AG Wien I, tav. 55, n. 315 (corniola, I sec. a.C.), n. 316 (corniola, metà I sec. a.C.), n. 317 (sardonice, I sec. a.C.). Si propone di ampliare la datazione fino alla metà del I sec. a.C. |