contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 23 |
notizie storico-critiche | Il cavallo rappresenta un soggetto iconografico piuttosto diffuso nel repertorio della glittica di età romana, soprattutto nella versione gradiente, ma è sovente documentato anche al passo o al trotto, al galoppo, retrospiciente, in atto di leccarsi una zampa (o di togliersi una spina da una zampa), vittorioso con ramo di palma, ecc.: cfr. ad es. in generale Sena Chiesa 1966, tavv. LIII-LIV, nn. 1052-1053, 1055-1058, 1061-1062, 1064; AGDS I/3, Muenchen, tavv. 196-197, nn. 2245-2246; tav. 268, n. 2838; AGDS III, Goettingen, tav. 73, nn. 521-526; AGDS IV, Hannover, tavv. 157-158, nn. 1159-1165; AG Wien I, tavv. 63-64, nn. 371-378; Maaskant-Kleibrink 1978, pp. 127-128, n. 167; p. 188, nn. 408-410; p. 245, n. 641; p. 335, n. 1022; AG Wien III, tavv. 37-38, nn. 1839-1847; Dembski 2005,pp. 128-129, tavv. 76-77, nn. 758-766. Il cavallo raffigurato sulla gemma della Galleria Estense, che pure si caratterizza per una resa abbastanza naturalistica, si contraddistingue per un sovraddimensionamento della testa rispetto al resto del corpo, che in confronto ad essa appare abbastanza gracile. Piuttosto inusuale appare nel complesso anche la l'inclinazione stessa della testa (protesa in avanti e leggermente abbassata), che negli animali al passo o al trotto risulta solitamente più alzata, in quelli gradienti, invece, più marcatamente abbassata. Su base stilistica si può ipotizzare una datazione nell'ambito del I sec. d.C. |