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Opera d'arte Cecco d'Ascoli tiene una lezione a Firenze di Cantalamessa Giulio (1846/ 1924), a Ascoli Piceno

L'opera d'arte Cecco d'Ascoli tiene una lezione a Firenze di Cantalamessa Giulio (1846/ 1924), - codice 11 00139630 di Cantalamessa Giulio (1846/ 1924), si trova nel comune di Ascoli Piceno, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dell'Arengo, p.zza Arringo, 7, Pinacoteca Civica, Sala di Cecco
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoCecco d'Ascoli tiene una lezione a Firenze
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00139630
localizzazioneItalia, Marche, AP, Ascoli Picenop.zza Arringo, 7
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dell'Arengo, p.zza Arringo, 7, Pinacoteca Civica, Sala di Cecco
datazionesec. XIX ; 1875 - 1875 [data]
autoreCantalamessa Giulio (1846/ 1924),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 246, largh. 300,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Ascoli Piceno
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cecco d'Ascoli. Figure: figure maschili. Abbigliamento. Interno. Oggetti: cattedra; libro; sedie; sgabelli. Sculture. Araldica: scudi araldici.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Identificazione: città di Firenze, Posizione: in alto a sinistra, Descrizione : d'azzurro, al giglio rosso, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Identificazione: città di Firenze, Posizione: in alto al centro, Descrizione : d'azzurro, gigli d'oro, lambello,
notizie storico-criticheCommissionato al pittore nel maggio del 1872 per adornare la Sala di rappresentanza del Comune, ancora oggi chiamata 'Sala di Cecco'. Il dipinto, firmato e datato sullo sgabello dell'astante al centro, venne inaugurato nel 1876. Vi è rappresentato il poeta ascolano Francesco Stabili, autore dell'Acerba', quando, protetto dal Duca Carlo di Calabria, entrò nel vivo della cultura fiorentina, prima di essere accusato di eresia e condannato al rogo nel 1327. La scelta del soggetto veniva appositamente a contraddire la fama di negromante, oscura e 'provinciale', che la leggenda aveva creato intorno a Cecco d'Ascoli. L'opera è un capolavoro di accademica pittura di storia, non solo per le indubbie capacità formali, ma anche per la precisa resa d'ambiente e di costume, e per la verità ritrattistica dei personaggi, colti nei diversi atteggiamenti di attenzione, di critica e di congiura. Il Cantalamessa si autoritrae, seduto alle spalle di Cecco, a sinistra della cattedra.
committenzaComune di Ascoli Piceno (1872)
bibliografiaGagliardi G.( 1988)pp. 24,26; Cuppini S.( 1990)p. 393; Zampetti P.( 1991)V. IV p. 367; Ferriani D.( 1994)pp. 14-15, 132
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaAscoli Piceno
comuneAscoli Piceno
indirizzop.zza Arringo, 7
ente schedatoreR11
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Perlini A.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Blasio S. (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Del Baldo K. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2000
anno modifica2000; 2006
latitudine42.853613
longitudine13.577513

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