contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano I, 20, Sala della colazione, parete nord, lato destro |
notizie storico-critiche | La sovrapporta, raffigurante la "Continenza di Scipione", è opera del pittore Jacopo Amigoni, nato a Napoli nel 1682 e morto a Madrid nel 1751. Nel 1959 M. Bernardi, pur dedicando due schede alla sala della Colazione nel suo libro sul Palazzo Reale di Torino, non ricorda la presenza di questa tela a cui non accennava neanche il Rovere nel 1858. E' ad A. Griseri che spetta il merito di aver identificato la sovrapporta, nella quale proponeva di riconoscere il pendant, in origine, di una tela del Nogari, anch'essa adibita a sovrapporta, raffigurante "Giuseppe che spiega i sogni", opera firmata e datata 1747, giunta a Torino da Venezia, come documenta un pagamento del 1748 "...che permette di collocare, con buone probabilità, anche il pendant dell'Amigoni come prossimo a quel tempo". Nel suo articolo pubblicato nella rivista "Paragone" del 1960 (L'Ultimo tempo dell'Amigoni e il Nogari, in "Paragone", 1960, n. 123, pp. 20-26), la Griseri proponeva infatti di collocare cronologicamente la sovrapporta della sala della colazione all'epoca del trasferimento dell'Amigoni in Spagna, avvenuto nel marzo del 1747, quando cioè, secondo la studiosa, egli avrebbe intrecciato rapporti anche con la corte piemontese, per poi anticipare questa data al 1739 e quindi all'inizio del secondo soggiorno dell'artista a Venezia (1963, v. II, p. 87, t. 100 a). Individuatone il bozzetto presso il mercato antiquario londinese, A. Griseri così descriveva la nostra tela: "...la "Continenza di Scipione"...è atteggiata con una tipica eleganza di teatro da camera...il pallore incipriato dei profili, in rapporto alle sete appena variate in giallo bianco azzurro, conferisce un timbro di calma per tiepidi accordi melodrammatici..." (p. 23). Nel 1987 C. Mossetti, ritornando a parlare della tela dell'Amigoni, ne segnalava la presenza nel 1754 nelle anticamere, già impiegata in funzione di sovrapporta, insieme alle tele di Placido Costanzi giunte da Roma negli anni '40 (Mossetti C., La politica artistica di Carlo Emanuele III, in Pinto S. (a cura di), Torino 1987, p. 28). L'inventario del 1966, che riporta l'errato riferimento del dipinto all'ambito di Mattia Bortoloni, purtroppo non indica precedenti numeri di inventariazione per cui non è possibile conoscere gli spostamenti subiti dalla tela nel tempo. Nello "Stato descrittivo de' quadri esistenti negli Appartamenti del Reale Palazzo di Torino" del 1822 sono registrate diverse sovrapporte raffiguranti questo soggetto: così al primo piano, nella Camera della Principessa di Borgogna, a ponente, al n. 31 è registrata una tela raffigurante questo tema, riferita ad ignoto pittore; nella Camera de' Paggi di S. M., a levante, è invece una sovrapporta indicata come opera del "Bongioanni Piemontese" (n. 2); nella Camera dei Valets a Pieds di S. M., a levante, una tela con lo stesso soggetto è riferita allo stesso pittore (n. 3), quindi, salendo al secondo piano, nell'Appartamento detto del Duca d'Aosta, nella "Camera susseguente quella del Letto del Principe di Piemonte", a ponente, è ancora segnalato un dipinto raffigurante la Continenza di Scipione, riferito al "Cunibert Piemontese" (n. 6). |