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bene culturale | dipinto |
soggetto | compianto sul Cristo morto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00286742 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 20 Mantegna, Bellini e Antonello |
datazione | sec. XVI ; 1500 (ca) - 1506 (ca) [bibliografia; analisi stilistica] |
autore | Bellini Giovanni detto Giambellino (1433 ca./ 1516 ca.), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | cm, alt. 74, largh. 118, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Santa Maria Maddalena; Madonna; Cristo; San Giovanni evangelista; San Giuseppe di Arimatea; Maria di Cleofa; Nicodemo. Figure: vecchio frate. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: sepolcro; sudario. |
notizie storico-critiche | Il dipinto fu donato da Alvise Mocenigo, che fu contraccambiato con una tabacchiera di pietre dure legate in oro e contornate di brillanti: giunse poi per donazione del Granduca il 22 ottobre 1798. La tempera, ritenuta anche disegno preparatorio per un dipinto che non sarebbe mai stato ricoperto di colore, più che opera grafica si deve intendere come opera finita sia per la perfezione del disegno che per il fortissimo pathos che informa tutta la composizione; inoltre il disegno si delinea su uno strato pittorico consistente, e non su una preparazione di fondo. Unanimemente la critica lo attribuisce ad un periodo tardo dell'artista forse anche ai primi anni del sec. XVI, per la maturità psicologica, oltreché stilistica, che esprime. Attribuito al Bellini dal Cavalcaselle, seguito dalla critica successiva se si eccettua il Dussler e Tiezte. In precedenza il Morelli, pur non mettendo del tutto in dubbio l'attribuzione al Bellini, la ritiene opera volgarmente ripassata ed alterata a tal punto da perdere valore artistico. Il Bode la ritiene opera di scuola e nel catalogo Pieraccini del 1912 l'opera è assegnata al Torbido (n. 583, p. 202), mentre all'attribuzione di C. Ricci (1905), allora direttore della Galleria, è al Catena. Tipologie molto simili con "Deposizione nel sepolcro" della Sagrestia Vecchia della Cattedrale di Toledo, con la "Pietà" della Staatgalerie di Stoccarda, (n. 112), la "Pietà" dello Staatliche Museum di Berlino (n. 4). Affinità stilistiche con "Madonna e santi" nella Coll. Pourtalles, e chiaroscuro, pubblicate nella 'Zeitschrift, f. B. K', 1905, p. 240. Un imitatore a Roma (olio su tavola, nel collegio Nazareno) ci ha lasciato un esemplare di identico soggetto e di ravvicinati moti stilistici e schema compositivo. Opera molto affine per intensità anche al "Cristo morto sorretto dalla Madonna e da San Giovanni evangelista" della Pinacoteca di Brera. Per il Tietze il probabile disegno preparatorio dell'uomo barbuto (Nicodemo ?) sarebbe un caratteristico modello usato dalla bottega del Bellini per replicare le opere del maestro (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi n. 595). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Lazio, RM, Roma; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Morelli G.( 1890)p. 341; Van Marle R.( 1923-1938)v. XVII, p. 297; Gamba G.( 1937)pp. 96-97; Hendy P. H./ Goldscheider L.( 1945); Giovanni Bellini( 1949)pp. 168-69, n. 105; Heinemann F.( 1962)I, p. 52; Pignatti T.( 1969)pp. 117-118; Huse N.( 1972)pp. 78-81 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); D'Andrea G. (20 |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2002; 2006; 2015 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |