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bene culturale | dipinto |
soggetto | compianto sul Cristo morto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00297807 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza Pitti, 1 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Giove |
datazione | sec. XVI primo quarto; 1511 - 1512 (ca.) [bibliografia] |
autore | Della Porta Bartolomeo detto Fra Bartolomeo (1472/ 1517), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 154, largh. 191, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Madonna; San Giovanni Evangelista; Santa Maria Maddalena; San Paolo; San Pietro. Abbigliamento. Attributi: (San Pietro) chiavi. Paesaggi: monte Golgota; colline; alberi. Oggetti: sudario. |
notizie storico-critiche | Il dipinto e' ricordato dal Vasari che ne attribuisce il completamento al Bugiardini. I recenti studi hanno in realta' sottolineato l'errore del Vasari, che confonde la Pieta' destinata alla Certosa di Pavia (iniziata da Filippino Lippi, probabilmente completata da Fra' Bartolomeo e dal Bugiardini ma mai giunta a Pavia) con la Pieta' di Pitti. L'ultimo restauro, che ha portato alla rimozione del secentesco fondo scuro e al recupero dei due Apostoli e del paesaggio, ha confermato l'omogeneita' della mano (per la tecnica di esecuzione e per i dati relativi al restauro cfr. il catalogo della mostra del 1988). Ritenuta sino ad oggi opera tarda, successiva al viaggio a Roma (quindi 1513-1514), la Pieta' di Pitti e' stata invece avvicinata dal Fischer, dopo il restauro, ad opere degli anni 1511-1512 (Sposalizio del Louvre, Pala di Besancon) in cui predomina una monumentalita' classica e colori chiari e brillanti. Iconograficamente il dipinto si allinea alla tendenza piu' drammatica affermatasi a Firenze dopo la predicazione del Savonarola e allude, secondo il Paolucci, alla 'relazione simbolica tra la morte del Salvatore e il destino della chiesa apostolica testimone e custode del Corpus Cristi'. Non e' noto quando sia avvenuta la decurtazione della tavola e l'oscuramento dello sfondo. Come risulta dall'inventario del 1667, a questa data tale intervento era gia' avvenuto. Non e' invece conclusivo, a detta del Paolucci, il confronto con la derivazione del Curradi per S. Niccolo' del Ceppo datata 1610, nella quale il formato verticale fa presumere che l'eliminazione degli Apostoli sia stata una iniziativa del copista e non un dato gia' presente nell'originale. Vari interventi antichi sulla tavola sono dovuti ai danni causati dalle frequenti alluvioni. Per i disegni e gli studi preparatori e la complessa problematica loro connessa si rimanda al saggio di A. Forlani Tempesti (1988). |
altre attribuzioni | Fra' Bartolomeo e Bugiardini, Giuliano |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza Pitti, 1 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Fumi Cambi Gado F.Compilatore scheda: Casciu S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Cialdai S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregres |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.765656 |
longitudine | 11.249350 |