Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte concerto campestre di Benson Ambrosius (1446-1450/ 1577-1581), a Como

L'opera d'arte concerto campestre di Benson Ambrosius (1446-1450/ 1577-1581), - codice 03 00177935 di Benson Ambrosius (1446-1450/ 1577-1581), si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoconcerto campestre
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00177935
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84
datazionesec. XVI ; 1540 (post) - 1560 (ante) [analisi stilistica]
autoreBenson Ambrosius (1446-1450/ 1577-1581),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 60, largh. 49,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiUna serie di sette figure sedute intorno a un tavolo suonano e conversano; un paggio moro in primo piano sulla destra incede reggendo un piatto con vivande. Le figure virili vestono giubbe scure e copricapi; quelle femminili hanno vesti rosse o verdone.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl dipinto nel Settecento era nella collezione di don Camillo Ciceri (Giovio, 1795). All'inizio dell'Ottocento passò a Francesco Mocchetti (Guida, 1831). I passaggi di proprietà vengono descritti da Francesco Della Torre (Biblioteca Civica di Como). Successivamente appartenne al marchese Vittorio Rovelli. Pubblicato con l'attribuzione a Benson (Cervellini, 1909), dopo di allora è stato creduto disperso (Friedlander, 1974). Giulio Bora, che ha ricostruito le vicende descritte, (Bora, 1981) ha rintracciato il fortunato prototipo di questo dipinto nel Kunstmuseum di Basilea (Marlier, 1957), dal quale sono state tratte varie repliche - due delle quali al Louvre (Michel, 1953)- eseguite dalla bottega di Benson o dai suoi figli Jan e Guillaime nonchè da Cornelis van Cleeve. Per quanto riguarda l'iconografia, lo studioso ne ha rilevato la derivazione dai quattrocenteschi "giardini d'amore" e la diffusione, specialmente in ambito nordico, con significato profano e amoroso prevalente rispetto a quello moraleggiante, allusivo alla "Parabola del figliol prodigo", invalso in un primo tempo. E' stato, inoltre, notato che nel dipinto di Como l'associazione del liuto con il flauto corrisponde all'accordo musicale proposto da Gaffurio.Bibliografia: G. B. Giovio, Como e il Lario, Como 1795, p. (propr. famiglia Ciceri); G. B. Cervellini, Un concerto cinquecentesco, Madonna Verona 1909, n. 6/7, p. 213 ss. (propr. marchese Vittorio Rovelli); Inv. Sezione Etnografica 1968, n. 364.
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bora G.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1979
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Como
  • opere d'arte nella provincia di Como
  • opere d'arte nella regione Lombardia