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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Cristo benedicente tra Sant'Eldrado e Santa Chiara |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00021239 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Novalesa |
datazione | sec. XII ultimo quarto; 1175 (post) - 1199 (ante) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | ambito piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ pittura |
misure | alt. 182, largh. 212, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Il fondo della lunetta è di colore rosa e ocra. Al centro, è dipinta una mandorla (fondo blu e fasce azzurre e rosse) entro la quel è seduto il Cristo benedicente. Porta i capelli lunghi, con scriminatura centrale, delineati a ciocche, e la barba. Indossa una tunica rossa con manto viola definito da pennellate nere. Con la sinistra regge un libro aperto su cui sono visibili alcune lettere. Lo sguardo è fisso verso l'osservatore; i piedi nudi poggiano su una sorte di tappeto con motivi ad arabeschi e fondo rosso. A destra, stante, con il corpo di lieve tre quarti, è rappresentato s. Eldrado. Porta l'abito dell'ordine benedettino; è barbato, con capo tonsurato. Con una mano tiene ul pastorale e con l'altra la mano di S. Chiara, come se la presentasse al Cristo. Quest'ultima indossa una tunica e, al di sopra, un manto pieghettato. Porta i capelli lunghi, che ricadono dietro le spalle, con scriminatura centrale. A sinistra, si intravede solo la porzione inferiore della figura di un santo, parimenti munito di pastorale.Soggetti sacri. Personaggi: Gesù Cristo; s. Eldrado; s. Chiara. Figure: santo. Abbigliamento religioso. Attributi: (Gesù Cristo) volume aperto; (s. Eldrado) pastorale. |
notizie storico-critiche | La cultura figurativa del maestro che ha eseguito l'affresco in esame appare vicina a quella bizantina: si veda la vivacità dei timbri cromatici e l'ornamentazione raffinata del tipo orientale. Non dimentico degli stilemi degli affreschi di Civate, analogamente all'autore della "Lapidazione di S. Stefano nel presbiterio, il pittore è attento alla produziome lombarda dalla Madonna della chiesa milanese di S. Maria presso S. Celso al san Giovanni Battista della chiesa di S. Teodoro a Pavia (cfr. M. di Macco, Due affreschi alla Novalesa in Nuove scoperte alla Novalesa. Raccolta di studi presentati al convegno per il 1250esimo dell'atto di donazione di Abbone all'Abbazia Benedettina,Chieri, 1979, pp. 31-38). La rimozione dello scialbo e il fissaggio del colore sono stati eseguiti da Daniela Fabaro del Laboratorio di restauro della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Torino. |
bibliografia | Di Macco M.( 1979)pp. 31-38 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Novalesa |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mossetti C.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |