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Opera d'arte Cristo coronato di spine a Modena

L'opera d'arte Cristo coronato di spine - codice 08 00283106 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto D7, lato destro
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bene culturaledipinto
soggettoCristo coronato di spine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00283106
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, ModenaCorso Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto D7, lato destro
datazionesec. XVII seconda metà; 1650 - 1699 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito emiliano(bibliografia)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 41, largh. 31,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo. Strumenti del martirio: corona di spine; canna.
notizie storico-criticheEntrato in Galleria come opera di un pittore vicino alla maniera del Guercino, il dipinto fu ascritto a Simone Cantarini dal Ricci (1925), seguito dalla Zocca (1933). Pallucchini lo giudicò di mediocre qualità e lo riferì ad un ignoto artista bolognese del XVII secolo, attribuzione poi conservata da Ghiraldi (1990). L'insistita stesura delle ombre "a macchia" rimanda ad un artista di modeste capacità, suggestionato dai modi pittorici del Guercino (come già riconosciuto "ab antiquo"). E sempre al maestro centese può essere ricondotto il prototipo di quest'immagine devozionale. Infatti, benché il modello originario - a cui è ispirato un altro "Cristo coronato di spine" nei depositi della Galleria (inv. 2746) - si debba al Reni, questo in esame risulta essere debitore soprattutto della tela di medesimo soggetto eseguita dal Guercino e conservata presso la Galleria Corsini a Roma. Posto a confronto con quello romano, il dipinto modenese risulta essere speculare ad esso e variato solo nella posizione della canna e della mano. Comune alle due opere è la rotazione delle spalle del Cristo, che non appartiene al modello reniano. Tuttavia è indubbio che Guercino conoscesse una delle diverse versioni dell'immagine elaborata dal Reni e che ad essa si sia ispirato per il proprio dipinto. E' importante rammentare, inoltre, che un "Ecce homo" del Guercino (oggi identificato proprio con la tela della Galleria Corsini) era presso la collezione di Giovanni Battista Tartaglioni (o Tartaleoni) di Modena. Tuttavia la posizione ribaltata della tela rispetto all'originale e la resa risentita delle ombre, non sembrano collimare con l'ipotesi che l'autore, che sarebbe potuto essere modenese, conoscesse l'esempio guercinesco per esperienza diretta.
bibliografiaRicci S.( 1925)p. 134, n. 322; Zocca E.( 1933)p. 18; Pallucchini R.( 1945)p. 147, n. 338; Ghiraldi G.( 1990)p. 23
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoCorso Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tommaselli D.; Funzionario responsabile: Bernardini M.G.; Trascrizione per informatizzazione: Tommaselli D. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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