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bene culturale | croce dipinta, opera isolata |
soggetto | Cristo crocifisso |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 10 00017236 |
localizzazione | PG, PerugiaCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 4 |
datazione | sec. XIV ; 1305 (ca.) - 1320 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | ambito giottesco, esecutore(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 291, largh. 172, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Croce in legno di pioppo; l'aureola è ricavata con listelli indipendenti inchiodati sul davanti del supporto.Personaggi: Crocefisso. Allegorie-simboli: Golgota; teschio. |
notizie storico-critiche | Il dipinto, di cui si ignora la provenienza originale proviene dalla collezione Perkins e fu donato alla Galleria Nazionale nel 1964. Scartate le attribuzioni a Taddeo Gaddi e quella al Maestro di san Martino alla Palma, proposta dal Boskovits (1973, pp.18, 39 n.94; 1984, IX, p.68), attualmente la croce è ritenuta opera di un pittore giottesco. In questa direzione si sono espressi Conti (1980, pp.47-56), che tuttavia non esclude unautografia giottesca, Volpe (1983, pp.15-16), che vede allopera un seguace di Giotto a cui assegna il nome di Maestro della Croce Perkins, dallopera perugina e, di recente, Mencarelli (1994, pp.103-105). Questultima, concordando con il Volpe anche nella datazione intorno al secondo decennio del XIV secolo, osserva come la figura del Cristo, sebbene offesa nella lettura dalla presenza del fondo oro, che la appiattisce e le conferisce uninnaturale effetto di ritagliato, tuttavia si distingua per un saldo impianto disegnativo e prospettico, cui si aggiungono equilibrati passaggi cromatici che sfumano in ombre sapientemente dosate per rendere, fin nei minimi dettagli, la fisicità del corpo senza vita che si abbandona sulla croce e fa gravare il peso sulle gambe; esso assume così una posizione flessuosa e leggermente arcuata e il senso di abbandono è accentuato dalla testa reclinata di tre quarti sul braccio. Di alto livello appare anche leffetto di trasparenza della stoffa del perizoma sulle gambe. Il dipinto si inserisce, quindi, in quel gruppo di croci derivate da prototipi giotteschi caratterizzate tipologicamente dalla posizione della testa di tre quarti, dal bacino incurvato e dalle gambe piegate e leggermente divaricate. Daltro canto si distingue da queste per una maggiore tragicità e per la descrizione del momento immediatamente successivo a quello della morte, essendo qui gli occhi tumefatti chiusi e il corpo pesantemente abbandonato, come si può dedurre anche dalla tensione dei tendini delle braccia. |
bibliografia | Santi F.( 1969)p.81 scheda n.66; Mencarelli R.( 1994)pp.103-107; Conti A.( 1980)pp.47-56; Boskovits M.( 1973)pp.18, 39 n.94; Volpe C.( 1983)pp.15-16 |
definizione | croce dipinta |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | Perugia |
indirizzo | Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia |
ente schedatore | S38 |
ente competente | S38 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mercurelli Salari P.; Funzionario responsabile: Garibaldi V.; Trascrizione per informatizzazione: Mercurelli Salari P. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Sargentini C. (2006); |
anno creazione | 1996 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.111423 |
longitudine | 12.388740 |