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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Cristo crocifisso con la Madonna San Francesco d'Assisi Santa Caterina da Siena e angeli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00350952 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVI ultimo quarto; 1590 (post) - 1600 (ante) [bibliografia; analisi stilistica] |
autore | Vanni Francesco (1563 ca./ 1610), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 70, largh. 26, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | DIPINTO su tela. CORNICE in legno dorato e intagliato, a cassettaSOGGETTI SACRI. PERSONAGGI: Cristo crocifisso; santa Caterina da Siena; san Francesco; Madonna. FIGURE: angeli. ATTRIBUTI: (Gesù Cristo) croce, teschio; (santa Caterina da Siena) gigli; (san Francesco) stimmate. ABBIGLIAMENTO. PAESAGGIO. CORPI CELESTI: sole, luna. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è entrato nella Regia Pinacoteca di Torino acquistato da Roberto D'Azeglio, presumibilmente negli anni Quaranta del XIX secolo. Una scritta sul retro riportata dal Vesme e dalla Gabrielli attesta che il quadro allora attribuito a Federico Barocci è stato oggetto di un contratto rogato a Genova dal notaio Ignazio Carbone il 30 agosto del 1821. Nell' 'Elenco dei quadri della Reale Pinacoteca' redatto dal Vico nel 1851, l'opera è registrata nella sala sesta, nella Torre di levante verso il Teatro Regio, contrassegnata dal numero 147 e descritta come "Gesù Crocifisso, colla Vergine, S.ta Rosa e S. Francesco, su tela del Cav. Franc.o Vanni" (p. 6). Tali collocazione e attribuzione sono confermate nel 1859 (J. M. Callery , 1859, p. 162) e nel 1884 (F. Gamba, 1884, p. 43). L'opera passa quindi nella sedicesima sala nella sezione dedicata alle scuole cinquecentesche dell'Italia settentrionale e centrale (Vesme 1899 e 1909). Entra poi nei depositi (Pacchioni 1932; Gabrielli 1971, con bibliografia), dove si trova anche oggi. Contraria all'attribuzione al pittore senese Francesco Vanni (Siena, 1564-1610), esponente di spicco della pittura della controriforma a Siena, è Francesca Quasimodo (scheda OA, 2005), secondo la quale "il dipinto è forse da rileggere in chiave più nordica, come di un artista che ha copiato alcuni modelli manieristi italiani, senza conoscerli direttamente, o rielaborandoli in modo del tutto personale". In realtà lo stile morbido e sfumato di ascendenza baroccesca, il colorismo acceso e dolce, il patetismo dei personaggi, le fattezze dolci delle fisionomie rimandano proprio alle opere del Vanni, come i dipinti senesi in San Domenico e Santa Caterina, l' 'Immacolata Concezione' nella Basilica di Santa Margherita a Cortona. L'opera rimanda anche alle numerose immagini devote raffiguranti Santa Caterina da Siena, riferite al Vanni (Salerno, Cava de' Tirreni, Museo della Badia benedettina della Ss.ma Trinità di Cava) |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Barocci, Federicopittore dell'Italia centrale? |
bibliografia | Callery, Jean Michel( 1854)p. 33; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 129; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 25; Gabrielli, Noemi( 1959)p. 31; Gabrielli, Noemi( 1971)pp. 252-253 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Capretti, Elena; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCaldera, Massimiliano |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |