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Opera d'arte Cristo guarisce il lebbroso di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca/ 1597), a Firenze

L'opera d'arte Cristo guarisce il lebbroso di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca/ 1597), - codice 09 00286306 di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca/ 1597), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoCristo guarisce il lebbroso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286306
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ; 1584 (ca) - 1589 (ante) [bibliografia; documentazione]
autoreMorandini Francesco detto Poppi (1544 ca/ 1597),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 329, largh. 215,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticipala d'altareSoggetti sacri. Personaggi: Cristo. Figure maschili: lebbrosi; astanti. Figure femminili: astanti. Figure: bambini; angeli. Paesaggi: montagne; cielo; edifici. Architetture: scalinate; balaustre; terrazze; colonne; archi; facciate di due palazzi. Oggetti: vaso; cartiglio. Vegetali: rose.
notizie storico-criticheIl nome dell'autore di questa tavola viene fatto in due pubblicazioni dell'epoca, quelle del Borghini (1584) e del Buoninsegni (1589). La cappella di Sant'Antonino fu fatta costruire dai Salviati tra il 1579, quando i frati di S. Marco concessero ai committenti la cappella precedentamente dedicata a San Domenico, e il 9 maggio 1589 quando fu inaugurata con la solenne traslazione del corpo di Sant'Antonino. È probabile che le tavole che ornano le tre pareti della cappella interna furono eseguite in una fase relativamente avanzata di lavori perchè in `Il Riposo', pubblicato nel 1584, il Borghini parla di queste al futuro pur specificando i nomi degli autori e i soggetti. Le tre tavole vengono accuratamente descritte dal Buoninsegni nel 1589. Il Freedberg suggerisce che questa del Poppi fu eseguita poco dopo la pubblicazione del Borghini che scrisse in proposito "...la qual opera si aspetta bellissima, si perché egli lo fa a concorrenza di Batista Naldini, e di Alessandro Allori, e sì perchè egli è risoluto di fare d'essa più disegni, cosa che egli non ha più usato nell'altre opere sue,...". La rivalità con il Naldini, accennata dal Borghini e trattata estesamente dal Baldinucci, si riflette anche nello stile pittorico del `Cristo che guarisce il lebbroso' che, come suggerisce la Barocchi (cfr. in proposto anche Voss e Venturi), dimostra affinità con pale naldiniane quali la `Presentazione al tempio' di S. Maria Novella, sempre a Firenze, unite a ricordi di opere di Pontorno, Bronzino e Vasari.
committenzaSalviati Averardo; Salviati Antonio (1579)
bibliografiaChiesa convento( 1989-1990)v. II p. 240; Giovannetti A.( 1995)p. 106 n. 59 (con bibl. prec.); Borghini R.( 1584)pp. 588, 645; Buoninsegni F.T.( 1589)p. 7; Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 11; Baldinucci F.( 1974-1975)v. III pp. 514-516, 532; Del Mig
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Romagnoli G. (2010), Referente scientifico: Sframeli M.; Teodori B.;
anno creazione1988
anno modifica2006; 2010

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