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bene culturale | dipinto |
soggetto | Cristo in gloria con San Romualdo, San Benedetto, SantaGreciniana e Sant'Attinia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00106973 |
localizzazione | Italia, Toscana, PI, VolterraNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, Palazzo Solaini, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Comunale |
datazione | sec. XV fine; 1490 - 1499 [analisi stilistica] |
autore | Bigordi Domenico detto Ghirlandaio (1449/ 1494), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 285, largh. 179, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Volterra |
dati analitici | La tavola centinata con cornice dorata, include in alto al centro la figura del Cristo benedicente, coronato da cherubini con ai lati due angeli. La prospettiva aerea di un paesaggio luminoso e plastico allo stesso tempo, funge da sfondo alle figure di primo piano. Ai lati sono i SS. Romualdo e Benedetto, al centro le due Sante Greciniana e Attinia in adorazione. All'angolo destro del dipinto è il busto dell'abate Giusto Bonvicini, committente del dipinto.Personaggi: Cristo; San Romualdo; San Benedetto; Santa Greciniana; Sant'Attinia. Figure: angeli; cherubini. Paesaggi: colline; alberi; fiume. Fenomeni naturali: luce. Fenomeni metereologici: nuvole. |
notizie storico-critiche | Lodata dagli storici locali, la tavola è considerata da Cavalcaselle e Crowe (1896) una delle migliori uscite dalla bottega di Domenico e aggiungono che il diinto in seguito a danni e restauri ha perduto molto del suo carattere originale. Anche il Ricci (1926), ritiene che il Ghirlandaio l'affidò in parte a qualche discepolo e forse a suo cognato Bastiano Mainardi; il Kuppers (1916) invece, la considera l'ultima grande tavola lasciata dalla bottega del maestro, mentre questi era ancora in vita e che vide ancora la sua stessa considerazione. Per quest'ultimo studioso la figura del Cristo, le teste delle due Sante e il ritratto del committente, sono degne del pennello di Domenico, mentre i due Santi e gli angeli, sono riferibili ad uno dei suoi allievi. Il Biagi (1928) vede nell'opera un'abile disposizione architettonica delle figure ed il Pescetti (1930), la trova "pregevolissima", specialmente per la delicatezza delle due figure femminili. Precedentemente (1911), il Venturi si era mostrato di diverso avviso, assegnando nell'esecuzione dell'opera, un ruolo determinante a Francesco Granacci. Il Berenson (1938), scorge nell'opera, la mano di Raffaele Dei Carli, in qualità di assistente del Ghirlandaio. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, PI, Volterra; luogo di deposito: Toscana, PI, Volterra; luogo di deposito: Toscana, PI, Volterra |
committenza | Bonvicini Giusto (1492) |
bibliografia | Lanzi L.( 1823)vol. I, p. 85; Guida per( 1832)p. 182; Amidei G.( 1864)p. 236; Leoncini G.( 1869)p. 181; Cinci A.( 1880)pp. 14-15; Cinci A.( 1885)pp. 8-9; Cinci A.( 1885)pp. 91-92; Giachi A. F.( 1887)p. 344; Cavalcaselle G. B./ Crowe J. A.( 1896)vol. II, p |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Pisa |
comune | Volterra |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Biondi D.; Funzionario responsabile: Burresi M.; Trascrizione per informatizzazione: Farnesi V. (2004); Aggiornamento-revisione: Farnesi V. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente s |
anno creazione | 1978 |
anno modifica | 2004; 2006 |
latitudine | 43.399336 |
longitudine | 10.887180 |