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bene culturale | dipinto, complesso decorativo, ciclo pittorico di San Nicola di Trullas |
soggetto | Cristo in trono fra santi e profeti |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 20 00147648 |
localizzazione | Italia, Sardegna, SS, Semestene |
datazione | sec. XII prima metà; 1113 (post) - 1149 (ante) [analisi storica] |
ambito culturale | ambito tosco laziale, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Catino absidale affrescato con Cristo in trono (Maestà di Cristo)tra quattro santi di cui solo in quelli di sinistra è identificabile l'aureola. I santi di sinistra potrebbero essere S.Pietro e S.Paolo, quelli di destra: S.Romualdo per la tipica veste da monaco nera fuori e bianca all'interno, e S.Nicola, titolare della chiesa. L'identificazione risulta comunque ipotetica.Il trono del Cristo al centro è tipicamente bizantino, come la veste. La fronte dell'arco absidale è decorato da una teoria di profeti lacunosa tra cui è individuabile solo re Davide. Le pieghe diritte degli abiti ricordano modelli laziali.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | L'opera fa parte di un ciclo dedicato all'Apocalisse, un tipico soggetto di questa prima metà del XII secolo. L'autore e gli aiuti di quest'affresco potrebbero essere identificati in maestranze laziali-toscane con conoscenze della pittura bizantina, campana e dei mosaici palermitani, pratiche nella miniatura. Per quanto riguarda la datazione si possono dare come termini le date del 1113 (data in cui la chiesa è stata donata e probabilmente non possedeva ancora gli affreschi), e la data del 1150 da cui comincia il Condaghe di Trullas di cui le prime pagine sono andate perdute. Il Condaghe non nomina i pagamenti per gli affreschi, quindi si può ipotizzare che essi siano stati realizzati prima del 1150. L'ambito laziale è giustificato dall'assenza della mandorla in cui solitamente è racchiuso il Cristo in maestà e dalla presenza dei santi laterali che ricorda tante formulazioni delle chiese paleocristiane romane. Non più dunque l'immagine isolata bizantina. L'opera presenza problemi di datazione in quanto mancano i possibili modelli di confronto data la scarsità di affreschi rimasti in Toscana e a Roma nella prima metà del secolo XII. La fascia del sottarco dell'arco trionfale ha un motivo simile a quella del sottarco dell'arco trionfale di S.Maria della Libera a Foro Claudio. Iconograficamente l'abside ricorda la Maiestas Christi apocalittica con i SS. Pietro e Paolo, profeti e apostoli nelle fasce sottostanti, della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Niederzell sulla Reichenau (1120-1130). |
committenza | Ordine camaldolese |
bibliografia | Deriu G./ Chessa S.( 2003)pp. 310-311; Delogu R.( 1953)p. 109; Merci P.( 1992); Zanetti G.( 1974)pp. 81-112; Schirru V.( 1999)V. XL; Salmi M.( 1956); Morisani O.( 1962); Serra R.( 1998)pp.121-141; Serra R.( 1994)pp. 322-324; n. 9; Demus O./ Hirmer M.( 196 |
definizione | dipinto |
denominazione | ciclo pittorico di San Nicola di Trullas |
regione | Sardegna |
provincia | Sassari |
comune | Semestene |
ente schedatore | S59 |
ente competente | S59 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Puliatti V.; Funzionario responsabile: Casula A.; Trascrizione per informatizzazione: Puliatti V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pulina L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2006 |
anno modifica | 2006 |