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bene culturale | dipinto |
soggetto | Cristo nel deserto servito dagli angeli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00099681 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 48 Pittori francesi XVII secolo |
datazione | sec. XVII ; 1650 (ca) - 1650 (ca) [analisi stilistica] |
autore | Stella Jacques (1596/ 1657), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 111, largh. 153, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo. Figure: angeli; putti. Paesaggi: deserto. Montagne. Piante: alberi; palme. |
notizie storico-critiche | N. 6 della lista di quadri acquistati in Francia da Francesco Favi. Entrato in Galleria il 4 dicembre 1793. Espertise generale di Favi del 22 gennaio 1794, con accluso le perizie di Vien e Robert (4 agosto 1792), Bachalier (5 ottobre), Taillasson (3 agosto), Lagreén e Pasquier (30 agosto), Roslin (12 novembre 1792). Pagato, si crede, 600livres. Per il Lanzi Stella era "buono imitatore" di Poussin di cui conveniva acquistare un quadro. Dello stesso parere è anche Nicar, che scrive: "I suoi quadri meritano una grande considerazione e rappresentano lo stile eroico della Pittura". All'arrivo dei quadri a Firenze, Lanzi commenta nella sua relazione: "Questo pure è molto Pussinesco nelle forme e nei panni ma più gaio, più florido nel colore che Puesino, più franco nella esecuzione che Dyfrenoi" (quadro di cui parla prima di questo). L'attribuzione di questo dipinto, pochissimo noto, è sicura: deve trattarsi, nonostante una leggera differenza di misure, della tela ricordata nell'inventario del 1693 di Claudine Bouzonnet- Stella (1636-1696), nipote dell'artista ("Nouvelles Archives de l'Art Francais", 1877, p. 26): "De monsieur mon oncle...... un tableau de 4 pieds sur 5 de long (cioè circa cm. 130x162.5) un Christ servi au désert par les Anges, bordure dorée". Nel suo testamento datato 23 maggio 1693, e confermato dinanzi al notaio nel 1697 ibid. , p. 15) essa scrive: "Dono e lego a Pierre Périchon, notaio a Lione..... mio cugino germano, un quadro....... di mano di mio zio, raffigurante un Cristo servito nel deserto dagli angeli......". Il quadro è senz'altro posteriore al ritorno di Stella in Francia (1634) ma precede il quadro dello stesso soggetto di Le Brun al Louvre (1653 circa). La severità della composizione è mitigata da un'eleganza tipica dello Stella. La verità dei gesti degli angeli contrasta con l'unità formativa quasi 'neoclassica' dei volti e delle espressioni. I colori cangianti dei panneggi, valorizzati dal recente restauro e spesso accostati con audacia, pongono quest'opera tra i migliori risultati del suo autore intorno al 1650. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze, FIRENZE |
bibliografia | Pittura francese( 1977)p. 105, n. 56; Dubois I./ Laveissiére S.( 2006); Zamperini A.( 2010)pp. 215-216 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rosenberg P.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Tori L. (2015), R |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 2006; 2015 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |