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bene culturale | dipinto, frammento |
soggetto | Crocifissione |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 13 00282656 OA |
localizzazione | ITALIA, Abruzzo, AQ, L'AquilaVia Ottavio Colecchi, 1 |
contenitore | castello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo |
datazione | XVI secondo quarto; 1525 (ca) - 1549 [analisi stilistica] |
autore | Francesco di Paolo da Montereale (1466 ca./ post 1541), |
materia tecnica | intonaco staccato/ pittura |
misure | cm, alt. 400, largh. 390, |
condizione giuridica | detenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo |
dati analitici | L'affresco si presenta lacunoso per gran parte della superfice. I lacerti leggibili rappresentano la Crocifissione di Cristo affiancato dai due ladroni, Disma a destra e Gesta sulla sinistra. Ai piedi della Croce c'è la folla degli astanti:due gruppi di soldati in armatura e a cavallo, divisi e al contempo raccordati dallo scuro legno della Croce cui fa da contrappunto cromatico l'armatura del soldato posto di fronto allo spettatore e il cavallo bianco che gli sta accanto. In primo piano sulla sinistra il gruppo di pie donne che sorreggono, insieme con San Giovanni, la Vergine svenuta.Crocifissione di Cristo; Madonna con pie donne; Longino che trafigge il fianco di Cristo |
notizie storico-critiche | L'opera si presenta piuttosto lacunosa e ci permette di leggere solo parzialmente la coreografia scenica rappresentata. Ciononostante, emergono interessanti indicazioni su quella che è la sua grammatica visiva, il suo linguaggio espressivo. Lo schema della composizione è ancora chiaramente quattrocentesco, con una impaginatura che vede la Croce in primo piano e la superficie pittorica bipartita in maniera netta tra la parte superiore, occupata dalle croci e la parte inferiore, affollata di figure. La minuziosità con cui vengono descritti i personaggi, indagati anche nelle loro particolarità fisionomiche e fisiognomiche, sono da ricondurre, secondo il Cannatà, all'accostamento del pittore aquilano a Cola dell'Amatrice e al periodo umbro di Raffaello, accostamento che deve essersi concretizzato nel corso del secondo decennio del XVI secolo. Un ulteriore impegno verso una resa più ampia e corposa della composizione si ottiene tra il secondo e il terzo decennio quando viene collocata l'esecuzione della presente Crocifissione. Nella complessità dei rimandi culturali non vanno dimenticati i rimandi a Perugino, Pinturicchio, propri della sua prima formazione, e al Sodoma, come ci ricorda la scena dello svenimento della Madonna. L'affresco fu staccato alla fine dell'800 in seguito alla distruzione della chiesa di San Francesco nell'area degli attuali portici di via Principe Umberto e parte della strada. La sua costruzione, come quella dell'annesso convento, risaliva all'epoca della costruzione della città, ma i vari terremoti succedutisi nei secoli ne modificarono l'originario assetto, fino alla quasi completa distruzione. |
bibliografia | Leosini A.( 1848); V. BINDI( 1883); BINDI V.( 1894); SERRA L.( 1912); Chini M.( 1912); R. CANNATA’( 1981) |
definizione | dipinto |
regione | Abruzzo |
provincia | L'Aquila |
comune | L'Aquila |
indirizzo | Via Ottavio Colecchi, 1 |
ente schedatore | S107 |
ente competente | S107 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: SIGECWEB/Iannella D.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Congeduti M.Congeduti M. |
anno creazione | 2013 |
latitudine | 42.352690 |
longitudine | 13.403752 |