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Opera d'arte David con la testa di Golia a Firenze

L'opera d'arte David con la testa di Golia - codice 09 00022274 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoDavid con la testa di Golia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00022274
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 72, largh. 58,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: David; Golia. Abbigliamento: camicia; manto. Armi: spada. Parti anatomiche: testa di uomo.
notizie storico-criticheInventariato nel 1881 e nel 1890 come fiorentino del secolo XVII, il dipinto è certamente collocabile in quell'ambito culturale e databile nella prima metà del '600. Esso ripete con poche varianti il "Davide con la testa di Golia" (Dresda, Galleria) attribuito a Giovanni Bilivert dal Cantelli (1983) ma che Roberto Contini, massimo studioso dell'artista, non ritiene ascrivibile al suo catalogo. Di chiunque esso sia, dipende comunque da quel quadro la scelta di un'impostazione diagonale determinata dal movimento del braccio recante la spada per tutto lo specchio della tela, il modo in cui il polso e la mano si rovesciano e torcono per impugnare l'elsa e persino lo svolazzo del mantello e il volgersi repentino della testa di Davide, qui con lo sguardo girato tuttavia all'indietro e non verso lo spettatore come nel quadro attribuito al Bilivert. Stilisticamente l'anonimo artista semplifica in senso arcaicizzante l'opera "fiorita" del Bilivert accostandosi alla pittura più appoggiata e di maggiore vigoria disegnativa di Ottavio Vannoni, mentre nel profilo deciso e negli occhi si ravvisano somiglianze con Giovanni Martinelli e con la "severità espressiva" di Cesare Dandini. Se il concorrere nel dipinto di vari elementi rende certa l'appartenenza del suo autore all'ambito fiorentino, nel contempo rende difficile lo scioglimento del suo anonimato e l'accostamento ad un artista preciso.
bibliografiaCantelli G.( 1983)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1995), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1975
anno modifica1995; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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