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Opera d'arte dei bevono l'ambrosia di Galli Giovanni detto Spadarino (1585/ 1652), a Firenze

L'opera d'arte dei bevono l'ambrosia di Galli Giovanni detto Spadarino (1585/ 1652), - codice 09 00189563 di Galli Giovanni detto Spadarino (1585/ 1652), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala dei Caravaggeschi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettodei bevono l'ambrosia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00189563
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala dei Caravaggeschi
datazionesec. XVII ; 1620 - 1630 (ca.) [analisi stilistica]
autoreGalli Giovanni detto Spadarino (1585/ 1652),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 124.5, largh. 193.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani: dei bevono ambrosia. Personaggi: Giove; Mercurio; Bacco; Cupido; Ganimede.
notizie storico-criticheL'opera risulta pervenuta alle Gallerie Fiorentine nel 1793, in occasione di uno scambio di quadri con la Galleria di Vienna. Portava allora l'attribuzione a Guido Cagnacci. In occasione della mostra del 1970 Evelina Borea ha presentato il dipinto come un problema attributivo assai affascinante. Ha rifiutato la tradizionale paternità del pittore romagnolo e ha proposto il riferimento all'attività olandese di Gerard Honthorst. Tale attribuzione è stata poi accolta dal Volpe e da Alfonso Pérez Sanchez. Erich Schleier nel 1971 ha invece proposto di assegnare la tela allo Spadarino; essa è stata poi identificata dal Busiri Vici con l'opera del Galli presente nel Settecento nella collezione Marucelli di Firenze come "Gli dei che bevono l'ambrosia". Tale riferimento risulta senz'altro convincente anche dal punto di vista stilistico. Così che non può costituire elemento determinante in senso contrario, come ribadisce invece la Borea nel 1979, la provenienza viennese dalla tela alla fine del Settecento, poiché la collezione di Francesco Marucelli fu dispersa dal nipote Alessandro fra il 1751 e il 1783; il quadro in esame pertanto può benissimo essere giunto a Vienna.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Austria
bibliografiaCaravaggio caravaggeschi( 1970)pp. 63-64, n. 39; Volpe C.( 1970)p. 113; Perez Sanchez A. E.( 1971)p. 88; Schleier E.( 1971)pp. 92-93; Borroni Salvadori F.( 1973)p. 176; Busiri Vici A.( 1974)pp. 22-23; Uffizi catalogo( 1980)p. 569
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Papi G.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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