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Opera d'arte DEPOSIZIONE DI CRISTO DALLA CROCE di Manifattura Reale di Berlino (notizie 1763-1902), a Torino

L'opera d'arte DEPOSIZIONE DI CRISTO DALLA CROCE di Manifattura Reale di Berlino (notizie 1763-1902), - codice 01 00039595 di Manifattura Reale di Berlino (notizie 1763-1902), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Cantina, Sottoscala Ormea
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bene culturalelastra, opera isolata
soggettoDEPOSIZIONE DI CRISTO DALLA CROCE
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00039595
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale
contenitorereggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Cantina, Sottoscala Ormea
datazionesec. XIX ; 1841 - 1842 [bibliografia; marchio]
autoreManifattura Reale di Berlino (notizie 1763-1902),
materia tecnicabiscuit
misuremm., alt. 324, largh. 177,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLastra di porcellana trasparente lavorata a spessore variabile in modo da modulare la luce che la attraversa. Rappresenta Cristo deposto dalla croce.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Regno di Sardegna, Posizione: Sul verso, impresso nella pasta, Descrizione : Corona Reale di Savoia,
notizie storico-criticheIl procedimento litofanico fu brevettato in Francia nel 1827 dal barone Charles P. Bourgoing, e l'anno seguente le prime litofanie vennero esposte alla fiera di Lipsia dove il direttore di Meissen Carl Wilhelm von Appel ne acquistò un esemplare. Alla manifattura di Berlino l'adozione del procedimento fu favorita dalle ricerche sulla plasticità e trasparenza della porcellana dall'allora direttore tecnico Friedrich Georg Frick, in maniera tale che già nel corso del 1828 comparvero le prime imitazioni della produzione francese. Ottenuto uno strepitoso successo di mercato la fabbrica ricavò dalla fornitura di litofanie una quota rilevante del proprio fatturato presentando, dal 1828 al 1865, 650 nuovi modelli riproducenti paesaggi romantici e ritratti della famiglia reale, accanto a copie di Rembrandt, Rubens, Teniers, Ruisdael (A. FAY-HALLE', B. MUNDT, La porcelaine européenne au XIXe siècle, Friburgo 1983, pp. 144-145: E. CAMERON, Encyclopedia of Pottery and Porcelain. The 19th and 20th centuries, Londra 1986, p. 203). L'elevata quantità di porcellane litofaniche è giustificata dall'impiego che se ne faceva in oggetti d'uso e d'arredamento molto comuni, come ventole, cappelletti per lampade e veilleuses, ossia i popolari lumi da notte usati durante tutto l'Ottocento per illuminare e tenere al caldo le vivande (V. BROSIO, Le veilleuses luci dell'Ottocento, Milano 1971, p. 12; B. MUNDT, Nostalgie warum, Berlino 1982, pp. 56-60). Troviamo infatti nell'Inventario degli Oggetti di spettanza di S.M. esisstenti nel Reale Palazzo di Torino del 1880 (A.S.T., vol. I, p. 66, n. 642 che un "paralume di porcellana lavorato trasparente rappresentante la deposizione dalla croce, del Salvatore" era collocato in una camera da letto negli appartamenti reali del secondo piano. Il pezzo porta sul verso, accanto al marchio di fabbrica, il numero di serie "250 G", che consente di datarlo con sicurezza agli anni 1841-1842 (L. DANCKERT, 1980, p. 27). La Deposizione dalla croce che vi è raffigurata è una copia priva di sfondo dello sconparto centrale della pala che Pieter Paul Rubens dipinse nel 1612 per l'altare della gilda degli archibugieri nella Cattedrale di Anversa, un classico del maestro fiammingo, probabilmente noto ai modellatori berlinesi attraverso una delle incisioni con cui, a partire dall'acquaforte di Lucas Vosterman del 1620, venne divulgato in tutta Europa (R. MEZZETTI, in Rubens e l'incisione, catalogo della mostra, Roma 1977, p. 72)
bibliografiaCorrado F.( 1986)pp. 264-265; Cameron E.( 1986)p. 203; Brosio V.( 1971)p. 12; Fay-Halle A./ Mundt B.( 1983)pp. 144-145; Mundt B.( 1982)pp. 56-60; Danckert L.( 1980)p. 27; Mezzetti R.( 1977)p. 72
definizionelastra
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoPiazzetta Reale
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corrado F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Severino M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2007
latitudine45.072658
longitudine7.686346

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