notizie storico-critiche | La scultura, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1955, La Quadriennale 1955. Premi "Città di Torino", 112° Esposizione, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Chiablese, 19 maggio-29 giugno 1955), Torino, 1955, p. 27, n. 262. Il documento conservatosi non precisa il singolo valore delle opere, ma solamente la cifra complessiva pagata dall'Ente di L. 200.000. L'autore (Palermo, 1916-Rivalba/TO,), dopo il diploma all'Istituto d'Arte di Palermo, si trasferì a Milano, ove frequentò il gruppo d'avanguardia "Corrente" ed ottenne apprezzamenti per la sua produzione grafica. Nel 1942 si stabilì a Torino ove entrò in relazione con l'ambito di Felice Casorati, Francesco Menzio e Paulucci e cominciò a dedicarsi alla scultura, con costanti presenze alle esposizioni torinesi, ma anche alle Biennali veneziane, le quadriennali romane e rassegne internazionali. Proprio a partire dall'inzio degli anni cinquanta la scultura di Tarantino si caratterizza per l'assottigliamento della materia, una frammentazione della figura, con rimandi alle antiche civiltà mediterranee, ed un nuovo rapporto con lo spazio, contraddistinto da una "ansia delle sue figure per staccarsi dal suolo", come ha sottolineato Marco Rosci, che caratterizza anche l'opera in esame. Il tema della "Deposizione", abbinato a quello della "Crocifissione", e, più in generale di intricati gruppi sacri, costituiscono scelte frequenti e costanti nella produzione dello scultore sino ad epoche recenti; negli anni in esame esse assunsero ancora maggior rilievo in quanto strettamente connesse all'ampio dibattito che interessò l'arte sacre nel corso del sesto decennio del Novecento. Precendetemente all'acquisto da parte della Provincia di Torino, già nel 1953, un esemplare molto simile era entrato nelle raccolte della Galleria d'Arte Moderna di Torino. Per una bibliografia, M. Rosci (a cura di), Giuseppe Tarantino, sculture, disegni, catalogo della mostra (Torino, Piemonte Artistico e Culturale, 23 aprile-12 maggio 1991), Milano, 1991, pp. 9-18, fig. p. 83; L. Cabutti (a cura di), Giuseppe Tarantino. Sculture Disegni Incisioni, Torino, 1992, pp. 11-23. |