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Opera d'arte deposizione di Cristo nel sepolcro di Andrea del Castagno (1419 ca./ 1457), a Firenze

L'opera d'arte deposizione di Cristo nel sepolcro di Andrea del Castagno (1419 ca./ 1457), - codice 09 00281514 - 3 di Andrea del Castagno (1419 ca./ 1457), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Apollonia, Chiesa e monastero di S. Apollonia, via XXVII Aprile, 1, Museo del Cenacolo di S. Apollonia, refettorio, parete sinistra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalesinopia, a sinistra
soggettodeposizione di Cristo nel sepolcro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281514 - 3
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenzevia XXVII Aprile, 1
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Apollonia, Chiesa e monastero di S. Apollonia, via XXVII Aprile, 1, Museo del Cenacolo di S. Apollonia, refettorio, parete sinistra
datazionesec. XV ; 1447 (ca) - 1447 (ca) [bibliografia]
autoreAndrea del Castagno (1419 ca./ 1457),
materia tecnicaintonaco/ terra rossa
misurecm
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiPorzione di affresco in cui Cristo viene deposto nel sepolcro.Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Madonna; Nicodemo; Giuseppe d'Arimatea; San Giovanni Evangelista. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: sepolcro.
notizie storico-criticheIl complesso degli affreschi di S. Apollonia non è ricordato in antico e se ne tace fino alla metà dell'Ottocento probabilmente per la sua collocazione in clausura. Ello è stato variamente datato tra il 1434 e il 1449. Il Poggi lo colloca negli anni 1445-49 o 50 a seguito dei lavori di ampliamento del manastero autorizzati da Eugenio IV (con lettera 16 giugno 1445) alla badessa Cecilia Donati. Dopo un nuovo esame dei documenti Fortuna è arrivato alla conclusione che Andrea avrebbe potuto eseguire gli affreschi fra l'aprile e il luglio 1447 e il 1448, perlomeno l'Ultima Cena, rientra per le tre scene superiori arriva a ipotizzare una datazione di un decennio più tardo. Una nuova analisi dei documenti ha portato Corti e Hartt a considerare gli affreschi eseguiti tra il giugno e l'autunno del 1447. Le sinopie sono venute alla luce in seguito allo stacco, reso necessario dal cattivo stato di conservazione, eseguito nel 1953 dal Tintori. Nell'esecuzione della sinopia il Castagno ha utilizzato una tecnica mista di disegno e spolvero, inoltre solo la "Resurezione" è l'unica scena che abbia tutte le stesse figure nella sinopie e nell'affresco.
bibliografiaGreat age( 1968)pp. 157-159
definizionesinopia
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia XXVII Aprile, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Landi S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: Damiani G.;
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.778818
longitudine11.256523

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