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Opera d'arte Diluvio di Deucalione di Orsi Lelio (1511/ 1587), a Modena

L'opera d'arte Diluvio di Deucalione di Orsi Lelio (1511/ 1587), - codice 08 00283051 di Orsi Lelio (1511/ 1587), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto C2, lato sinistro
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoDiluvio di Deucalione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00283051
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, ModenaCorso Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto C2, lato sinistro
datazionesec. XVI ; 1546 (post) - 1550 (ca.) [bibliografia]
autoreOrsi Lelio (1511/ 1587),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 61, largh. 123,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani: mitologia. Personaggi: Deucalione; Pirra.
notizie storico-criticheL'affresco monocromo violetto, insieme a quello con "Deucalione e Pirra" (inv. 2881), costituisce la parte restante della decorazione di un ambiente non identificato della Rocca di Novellara avente per soggetto il mito ovidiano del diluvio e del ripopolamento della terra ad opera dei superstiti Deucalione e Pirra (Ovidio, Metamorfosi). E' stato ipotizzato che questi affreschi, unitamente ai due di color ocra raffiguranti l' "Omaggio a Diana" (inv. 2882) e "Costellazioni e Divinità" (inv. 2890), facessero parte di un ampio complesso illustrativo che si dipanava in due sale contigue, forse denominate "salotto violetto" e "salotto giallo" in base alla dominante cromatica degli affreschi (N. Clerici Bagozzi 1988, p. 73). Della scena del Diluvio esiste un disegno preparatorio, conservato al British Museum, pubblicato da Popham nel 1967 con l'attribuzione a Lelio Orsi sulla base del confronto con il "Deucalione e Pirra", l'unico dei due affreschi allora noti. Infatti quello in questione venne ritrovato solo più tardi nei depositi del museo modenese. Riferiti da V. Romani (1984) agli anni giovanili dell'artista per la vicinanza ai modi di Giulio Romano, i due monocromi violetti sono stati datati da N. Clerici Bagozzi (1988) ai primi anni del soggiorno novellarese dell'Orsi, come il "Camerino di Ganimede", per la complessa mescolanza di suggestioni da Giulio Romano, Michelangelo e dalla cultura di Fontainbleau. Attualmente l'affresco si presenta trasportato su supporto in vetroresina.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena
bibliografiaRomani V.( 1984)pp. 17-18, nota 36; Clerici Bagozzi N.( 1987)pp. 71-73 n. 32
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoCorso Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tommaselli D.; Funzionario responsabile: Bernardini M.G.; Trascrizione per informatizzazione: Tommaselli D. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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