immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | cimasa, frammento |
soggetto | Dio Padre che sostiene il corpo di Cristo e colomba dello Spirito Santo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00523884 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia della Quarquonia |
contenitore | villa, Villa Guinigi, via della Quarquonia, Museo Nazionale di Villa Guinigi, sala XI |
datazione | sec. XV terzo quarto; 1450 - 1474 [analisi stilistica] |
autore | Baldassarre di Biagio del Firenze (1430-1434/ ante 1484), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 100.3, largh. 52.1, sp. 9.9 |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Lucca |
dati analitici | Sullo sfondo nero si staglia la figura del Padreterno, raffigurato con le sembianze di un vegliardo dalla barba vaporosa assiso su un trono di nubi. Ha manto rosso e sorregge con le mani la croce lignea su cui e Crocifisso Gesù Cristo, incoronato di spine. Sopra la croce è la colomba dello Spirito Santo. La croce è conficcata sul picco del Goilgota che fuoriesce dalle nuvole. Nella cuspide è un cherubino rosso.Simboli della passione: corona di spine; croce. Allegorie-simboli: Spirito Santo (Colomba). |
notizie storico-critiche | La tavola fu messa in relazione con la Trinità iniziata da Pesellino, terminata da Filippo Lippi, oggi alla National Gallery di Londra, proveniente da Pistoia (cfr. Bertolini Campetti/ Monaco/ Meloni 1968). In verità il dipinto lucchese sembrerebbe aggiornato su prototipi quali la Trinità di Alesso Baldovinetti delle Gallerie dell'Accademia di Firenze, datata 1471, cui è affine anche un'altra piccola Trinità, prossima alla nostra, su tavola centinata, esposta nel cenacolo di Santa Apollonia a Firenze. L'evidente aggiornamento fiorentino del dipinto di Villa Guinigi nonché la carpenteria prossima alle cimase del trittico di Benabbio, col cherubino racchiuso nella cuspide, ha spinto l'attribuzione in favore di Baldassarre di Biagio, pittore che si distingue per un elegante equilibrio fra plasticità luministica e sapiente uso della linea di contorno, elemento questo che pare essere meno presente nell'opera qua analizzata. Il pessimo stato in cui versa la cimasa 165 non permette di stabilire se i valori calligrafici del contorno siano assenti ab antiquo, dunque per scelta stilistica dell'esecutore, o se sono andati diminuiti dai restauri subiti dal dipinto. Pertanto si suppone come ambito di provenienza quello prossimo a Baldassarre di Biagio ricordando che certi aspetti del dipinto, come la piccolezza delle teste ed alcuni possibili aggiornamenti su Filippino Lippi (fase giovanile) e Botticelli (si veda il panneggio del Padreterno) non escludono accostamenti alla pittura di Michele Ciampanti (già Maestro di Stratonice), in relazione con Baldassarre almeno dal 1476. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, LU, Lucca; luogo di collocazione successiva: Toscana, LU, Lucca; luogo di collocazione successiva: Toscana, LU, Lucca |
altre attribuzioni | scuola Toscana del sec. XVscuola del Pesellinopittore intorno alla metà del sec. XV |
bibliografia | Campetti P.( 1909)pag. 34; Ross J./ Erichsen N.( 1912)pag. 252; Lazzarini P.( 1937)pag. 112; Bertolini Campetti L./ Monaco G./ Meloni S.( 1968)pp. 153, 154; Fahy E.( 1976); Baracchini C./ Filieri M. T./ Dalli Regoli G.( 1987)pp.17, 21 nota 36 |
definizione | cimasa |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via della Quarquonia |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Massagli R.; Funzionario responsabile: Russo S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tramontano T. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1999 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.858717 |
longitudine | 10.468260 |