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bene culturale | decorazione a graffito, ciclo |
soggetto | Dio padre e apostoli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00066485 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, BO, Bologna, Bolognavia Manzoni |
contenitore | chiesa, parrocchiale, chiesa di S. Maria di Galliera, via Manzoni, casa dei Padri Filippini, sottotetto |
datazione | sec. XV ; 1450 (ca.) - 1480 (ca.) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito bolognese(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ graffito |
condizione giuridica | proprietà Stato, Fondo Edifici di Culto |
dati analitici | Le figure a mezzo busto di santi e di Dio Padre, presentati di tre quarti o frontalmente, sono inseriti in riquadri definiti da pilastrini a sezione quadrata con capitelli a foglie stilizzate formando un fregio.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | L'anonimo artista risente della cultura prospettica della tarsia lignea che si evidenzia nella raffigurazione di spigolo dei pilastrini ornati da un motivo a treccia inserito in una specchiatura, nelle aureole scorciate e, soprattutto, nella figura di "San Giovanni evangelista", rappresentato con un libro aperto tra le mani, che si richiama palesemente alle tarsie di Cristoforo da Lendinara (Modena, Duomo, San Girolamo, 1461-1465; Modena, Duomo, San Giovanni, 1477) e di Agostino de' Marchi (Bologna, chiesa di S. Petronio, Sant'Ambrogio, 1473 ca. su cartone di Francesco del Cossa). Del fregio si occupò per la prima volta il Supino che lo riferì ad un artista che operò su cartoni o modelli di un artista ferrarese, mentre Bacchi lo riportò nell'ambito della cultura bentivolesca attribuendolo ad un artista suggestionato dal Cossa della "Madonna col Bambino e angeli (1465 ca.)" (Washington, National Gallery, collezione Kress) e della "Madonna con Bambino e angeli" della vetrata del 1467 (Bologna, chiesa di S. Giovanni in Monte) e non lontano dall'autore della "Vergine che adora il Bambino con i santi Bernardino e Antonio abate" (Bologna, Collezioni Comunali d'Arte). Lo stesso studioso, riportando un parere di Volpe, attribuì la figura di San Giovanni evangelista a Cristoforo da Lendinara. Tale ipotesi è parzialmente condivisa da Negro che riferisce il fregio alla bottega di Cristoforo da Lendinara. Ferretti ha espresso parere negativo a proposito della paternità sia di Cristoforo da Lendinara sia di quella della sua bottega. (Sabbatini S., Tommaso Garelli e il tardogotico bolognese, Tesi di specializzazione in storia dell'arte e delle arti minori, a.a. 1994-95, Università degli studi di Bologna, p. 46). |
bibliografia | Poli M./ Rubbini M.( 2002)pp. 13-34; Albonico C.( 2005)pp. 116-137; Bacchi A.( 1984)p. 304; Supino I. B.( 1990)pp. 303-304; Negro E.( 1990)n. 5 v; Ferretti M.( 1993)p. 58 |
definizione | decorazione a graffito |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Bologna |
comune | Bologna |
localita | Bologna |
indirizzo | via Manzoni |
ente schedatore | S08 |
ente competente | S08 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Sabbatini S.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (2002); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Albonico C. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2010 |
latitudine | 44.496383 |
longitudine | 11.342767 |