Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Diomede e il Palladio a Modena

L'opera d'arte Diomede e il Palladio - codice 08 00285659 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 14
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalegemma
soggettoDiomede e il Palladio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00285659
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 14
datazionesecc. XVI/ XVII ; 1500 (ca.) - 1649 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturaleproduzione italiana(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicadiaspro verde/ intaglio
misuremm, largh. 10, lungh. 14, sp. 3
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiDiaspro verde con chiazze di colore rosso-bruno (diaspro sanguigno o eliotropio). Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 11. Diomede (?), nudo, seduto di tre quarti verso d. su un altare, con il Palladio sulla mano s. tesa in avanti, il gladio nella mano d. dietro il corpo, la gamba d. protesa in avanti, la s. flessa, con il piede appoggiato alla base dell'altare; davanti a lui, una bassa asta verticale sormontata da un elemento a stella (?). Linea di base.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa raffigurazione sembra riprendere, variandola, l'iconografia classica di Diomede, seduto su un altare, con il Palladio nella mano s. tesa, il gladio nella mano d., un piede appoggiato all'altare, nudo, ad eccezione della clamide che copre spalla e braccio, davanti al quale è posta una colonnetta sormontata da una piccola statua maschile ed ai suoi piedi un cadavare, la parte inferiore del quale nascosta dietro l'altare (la colonnetta ed il cadavere possono spesso mancare). Per una rassegna completa dell'iconografia del ratto di Palladio sulle gemme, si veda Moret J.-M., Les pierres gravées antiques représentant le rapt du Palladion, 2 voll. (texte e planches), Mainz 1997. L'identificazione del soggetto non può però dirsi sicura a causa dell'estrema schematicità dell'intaglio. Dal punto di vista stilistico ed iconografico la gemma della Galleria Estense di Modena può essere avvicinata ad AG Wien III, tav. 177, n. 2540/10 (corniola, XVI-prima metà XVII secolo) e tav. 178, n. 2540/24 (corniola, XVI-prima metà XVII secolo: Marte); essa può però trovare cfr. anche nell'ambito di una serie di gemme, sempre del Kunsthistorisches Museum di Vienna, facenti parte di una produzione standardizzata e di largo consumo ("Massenware") in lapislazzuli, databile anch'essa tra il XVI e la metà del XVII secolo (AG Wien III, tavv. 204-205, nn. 2649-2666, in ptc. nn. 2650-2654: Marte offerente). Gli esemplari in questione sono confluiti nelle raccolte del Kunsthistorisches Museum di Vienna dalla Collezione Este.
definizionegemma
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tarpini R.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2007
latitudine44.646037
longitudine10.934481

oppure puoi cercare...