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bene culturale | statuetta |
soggetto | divinità Doumu dalle "mille braccia" |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00288614 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, Museo degli Argenti, sala 1, vetrina 1 |
datazione | sec. XVII seconda metà; 1650 (ca) - 1699 (ca) [analisi stilistica; analisi storica] |
ambito culturale | manifattura cinese(analisi stilistica) |
materia tecnica | porcellana dura/ pittura |
misure | cm, alt. 23.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | n.p.Personaggi: divinità Doumo; offerenti. Animali fantastici: draghi. |
notizie storico-critiche | Porcellana di tipo Dehua. Il gruppo faceva parte della collezione di Anna Maria Luisa de'Medici. La statuetta, composta da due parti connesse tra loro attraverso un perno e un foro ricavati nella stessa porcellana, raffigura la divinità in ambito taoista Doumu, Dea della Stella Polare o Regina del Paradiso, spesso identificata con il culto della luna. La sua introduzione tra le divinità popolari del Pantheon del taoismo si può far risalire all'inizio del XV secolo. Doumu si inserisce in quella corrente iconografica nata come sintesi tra Taoismo e Buddhismo tantrico. Il culto è tuttora vivo in Cina dove la Doumu è tradizionalmente deputata al controllo dei libri della vita e della morte. Questa iconografia è d'altronde molto simile a quella che caratterizza il Bodhisatva Guanyin nella sua versione dell "mille braccia" con il quale condivide la posizione seduta a gambe incrociate su un trono a forma di fiore di loto, i tratti fisiognomici femminili, la corona regale buddhista e le nove paia di braccia, due giunte in atto di preghiera la petto, le restanti distese a raggiera, nelle cui mani sono oggetti simbolici come il sole, la luna, lo scettro, l'ascia, la perla magica, la conchiglia, il loto e altri. Segno distintivo tra le due divinità è la presenza del "terzo occhio", che caratterizza Doumu, da non confondersi con l'"urna" buddhista posta tra i due occhi della Guanyin. Le evidenti tracce di policromia e doratura sono un aggiunta eseguita in Europa, pratica tutt'altro che inusuale per le porcellane cinesi. Una statuetta del tutto simile è conservata ad Hampton Court (Royal Collection) databile prima del 1694, un' altra è esposto al British Museum (cfr. F. Morena, 2005, pp. 223-225). |
bibliografia | Morena F.( 2005)n. 146, p. 223 |
definizione | statuetta |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.zza Pitti |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Zanone L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Querci R. (2014); Aggiornamento-revisione: Querci R. (2014), Referente scientifico: Sframeli M.; |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2014 |
latitudine | 43.765656 |
longitudine | 11.249350 |