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Opera d'arte divinità fluviale di Casella Giovanni Battista (notizie 1630-1675), Quadri Bernardino (1620 ca./ 1695), Solaro Martino (notizie sec. XVII), Bosso Giacomo Antonio (notizie sec. XVII), Mari Pietro (notizie 1664-1665), Musso Salvatore (notizie sec. XVII), a Torino

L'opera d'arte divinità fluviale di Casella Giovanni Battista (notizie 1630-1675), Quadri Bernardino (1620 ca./ 1695), Solaro Martino (notizie sec. XVII), Bosso Giacomo Antonio (notizie sec. XVII), Mari Pietro (notizie 1664-1665), Musso Salvatore (notizie sec. XVII), - di Casella Giovanni Battista (notizie 1630-1675), Quadri Bernardino (1620 ca./ 1695), Solaro Martino (notizie sec. XVII), Bosso Giacomo Antonio (notizie sec. XVII), Mari Pietro (notizie 1664-1665), Musso Salvatore (notizie sec. XVII), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Giardini, Grand Rondeau: vasca
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalestatua, elemento d'insieme
soggettodivinità fluviale
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00168586
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Giardini, Grand Rondeau: vasca
datazionesec. XVII ; 1664 - 1664 [analisi stilistica]
autoreCasella Giovanni Battista (notizie 1630-1675), Quadri Bernardino (1620 ca./ 1695), Solaro Martino (notizie sec. XVII), Bosso Giacomo Antonio (notizie sec. XVII), Mari Pietro (notizie 1664-1665), Musso Salvatore (notizie sec. XVII),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura
misurealt. 90, largh. 60, prof. 55,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiStatua di figura maschile, seduta a gambe incrociate. Il braccio destro è appoggiato su idria forata.Divinità: Divinità fluviale. Oggetti: idria forata.
notizie storico-criticheLa scultura rappresentante una figura maschile, ancora integra nel 1991 ma dal 1998 priva della testa (con barba e sul capo una ghirlanda di foglie e frutti, n. provvisorio 12) nuda, seduta a gambe incrociate, con idria forata (attualmente in deposito presso il magazzino interno alla villa), appartiene alla serie delle undici statue disposte lungo i bordi del bacino del primo ninfeo del rondeau di ingresso (E. Olivero, La villa della Regina in Torino, Torino 1942, pp. 31; V. Defabiani, C. Roggero Bardelli, M. G. Vinardi, Ville sabaude, Torino 1990, pp. 173, 185-186; F. Fontana, R. Lodari, Parchi e giardini storici, Roma 1991, p. 14; V. Defabiani, Torino. Grotte di villa della Regina, in V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Atlante delle grotte e dei ninfei in Italia. Italia settentrionale, Umbria e Marche, Milano 2002, p. 121). Gia nel 1942 E. Olivero (La villa della Regina in Torino, pp. 14, 31) riteneva "mediocri" le statue "accosciate di tritoni, putti, vecchi grotteschi, ora rotte", del rondeau (come risulta dalla fotografia pubblicata nella tavola XV, dove le sculture raffiguranti figure femminili sono alternate a quelle maschili). M. Bernardi (Tre Palazzi a Torino, Milano 1963, p. 120) considerava il complesso scultoreo settecentesco. P. Cornaglia (SBAS TO, scheda OA 168577, 1998) ha recentemente proposto di ricondurre l'intera serie al corredo della fontana del rondeau del Palazzo Reale di Torino, realizzata nel 1664 nel giardino del Bastion Verde (attuale parterre nord), con otto coppie di figure sedute raffiguranti ninfe, tritoni e mostri marini, guarnite di vasi da cui sgorgava acqua (opera di Giuseppe Battista Casella per la sbozzatura, Bernardino Quadri, Martino Solaro, Giacomo Antonio Bosso, Pietro Mari e Salvatore Musso per la rifinitura). La fontana di Palazzo Reale venne infatti smantellata nel 1690 ed i marmi (le fonti archivistiche non specificano se solo i cordoli e gli elementi seriali o anche le sculture) trasportati nel rondeau del castello di Moncalieri (F. Rabellino, in M. Macera (a cura di), I Giardini del "Principe", Savigliano 1994, pp. 30-32): l'assonanza fra le 12 statue della vigna e le 16 similari presenti nella fontana del rondeau di Palazzo Reale (Theatrum Sabaudiae, 1682), gli avvenuti trasporti e l'assenza di sculture nel giardino di Moncalieri suggeriscono un reimpiego della serie alla Villa della Regina. Al momento non sono però emersi indizi documentari che possano confermare tale ipotesi, né una data sicura per fissare l'ingresso delle sculture nel complesso della vigna. L'"Inventario legale" del 1657 segnala genericamente la realizzazione di un "Rondò" tra i lavori realizzati alla vigna dall'ingegnere Pietro Tosetto. Nella veduta della vigna del 1665-1666 per il Theatrum Sabaudiae (1682, p. 00, tav.) appare al centro del rondeau una vasca polilobata con fontana ("nel mezzo di questo cortile si trovano un gioco di getti d'acqua che sgorgano da una fontana e un verziere di mirto recinto da bassi basamenti marmorei"). C. M. Audiberti nel 1711(Regiae Villae Taurinenses Poeticae Descriptae, p. 32) descrive invece già un bacino circolare: "Area prae foribus longo fluit aequore: in orbem ductus hiat crater", soffermandosi nella descrizione dei suggestivi giochi d'acqua con riferimenti alle figure mitologiche di Icaro, Eridano, Fetonte, Giove, Nettuno e le Ninfe. Se nell'incisione di F. B. Werner (1730 ca.) la scultura maschile nuda, che regge un drappo, seduta su un basamento al centro della vasca circolare, sembra corrispondere all'attuale, risultano invece differenti le sculture poste lungo il bacino, a figura intera, alternate ai vasi (lungo le rampe delle scale che circondano la fontana sono collocate altre statue). Per i lavori di allestimento del rondeau bisogna inoltre considerare che ancora nel 1785 vi si segnala lo spostamento dal giardino di due statue, non altrimenti indicate: "per aver fatto con corde e tagliole il calamento di due statue di pietra che esistevano nel giardino e le medesime trasportate nel rondò e poste in opera le medesime con corde e tagliole nel suddetto rondò" - non è da escludere un riferimento alle due statue femminili poste nella grotta del rondeau (Torino, Archivio di Stato, Fondo Real Casa, Recapiti Fabbriche, Divisione II Fabbriche, 1785, reg. 6490, Lista de' lavori da me Michel'Angelo Gilio Capomastro da bosco per costruzione della nuova fabbrica ed altri, tra i diversi lavori alla Vigna di S.M. la Regina per ordine dell'ill.mo Sig. conte Nuvollone di Scandaluzza capitano comandante della suddetta Vigna, c. 112 r). Priva di ogni fondamento documentario è l'ipotesi di Paroletti (1819, pp. 71-72) che indicava nell'antico anfiteatro romano distrutto dai francesi nel 1536 il luogo di provenienza delle statue - mutilate e fornite di getti - descritte lungo le rampe che salivano alla villa (cfr. E. Olivero, 1942, p. 39) (prosegue in OSS).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
committenzaCarlo Emanuele II (1664)
bibliografiaFerrari A.( 1999)p. 499; Rabellino F., in Macera M. (a cura di)( 1994)pp. 30-32; Cappa Bava M., in I giardini a Torino( 1992); Fontana F./ Lodari R., in Parchi e giardini storici( 1991)p. 14; Roggero Bardelli C./ Vinardi M. G./ Defabiani V.( 1990)p. 173;
definizionestatua
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cornaglia P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Goria C. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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