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bene culturale | arazzo, opera isolata |
soggetto | Don Chisciotte ingannato da Sancio scambia una contadina per Dulcinea |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00171835 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, Magazzino |
datazione | sec. XVIII metà; 1746 (ca.) - 1749 (ca.) [bibliografia] |
ambito culturale | manifattura di Gobelins(marchio; bibliografia; documentazione) |
autore | Audran Claude (1658/ 1734), Audran Michel (1701/ 1771), Coypel Charles (1694/ 1752), |
materia tecnica | lana/ arazzofilo di setafibra vegetale |
misure | alt. 375, largh. 404.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Riduzione ordito 7.5 cm.; riduzione trame 17 cm. La scena centrale rappresenta Don Chisciotte e Sancho inginocchiati ai piedi di una contadina che monta un asino, insieme ad altre due donne, in un paesaggio con alberi. Colori: rosso, blu, rosa, verde, marrone e beige. Alentours di secondo tipo. Fodera a fasce perimetrali e una centrale di cm 65 ca., larghezza in sei teli. Reca tracce di cuciture a losanghe. Tracce di cucitura a losanghe anche nella parte non foderata. Sospensione a cordicella, su tre lati (rimossa nel 1988); fettuccia di circa 5 cm. con anelli lungo il lato destro.Personaggi: Don Chisciotte; Sancio. Figure: contadina; donne. Abbigliamento. Paesaggi: paesaggio alberato. Piante: alberi.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: civile, Identificazione: Arazziere Michel Audran, Posizione: in basso, angolo destro, cimosa, Descrizione : AUDRAN, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: civile, Identificazione: Manifattura Gobelins di Parigi, Posizione: in basso, a destra, cimosa, Descrizione : lettera G. e un giglio, |
notizie storico-critiche | La serie conservata a Palazzo Reale è composta di dodici pezzi, eseguiti ad alto liccio negli anni 1746/49. Si tratta della quarta serie intessuta riguardante la Storia di don Chisciotte, tema che ebbe enorme fortuna e fu replicato dai Gobelin ed altre manifatture dal 1717 al 1794 circa, scegliendo i soggetti per i medaglioni centrali tra i ventotto ideati da Charles Coypel tra il 1714 e il 1751 (ventisette cartoni sono conservati al castello di Compiègne) e mutando di volta in volta gli alentours. Per l'edizione princeps dei Gobelin (1717) questi furono disegnati da Jean Baptiste Blin de Fontenay in due varianti; altre versioni degli alentours si devono a Claude Audran e Louis Tessier. La serie di Torino utilizzò quelli disegnati da Audran (1721). Don Filippo di Parma nel 1748 richiese di acquistare la serie. Il 17 luglio 1749 gli furono venduti dieci pezzi e nell'ottobre seguente gli altri due a completamento. In quell'occasione vennero aggiunte ai quattro angoli le iniziali dell'acquirente I D P L (Infante Duc Philippe Louise, ossia Don Filippo di Parma e Luisa Elisabetta di Borbone, cfr Iscrizioni ISRI). Probabilmente la serie è entrata a far parte delle collezioni sabaude dopo l'unità d'Italia. Per disposizione sovrana del 1877 "Don Chisciotte al ballo di Don Antonio", unitamente ad altri arazzi, fu collocato in deposito presso il Museo Civico di Torino. Nel 1939 si trovava nella Sala di Ballo del secondo piano di Palazzo Reale (inv. mobili D. C. 1920/40). Alentours. La serie torinese di Don Chisciotte presenta tre diverse tipologie di alentours, a seconda del formato degli arazzi. Il primo tipo è a ghirlanda di fiori semplice su fondo damascato beige, con in alto al centro un pavone fra puttini alati; la fascia inferiore comprende al centro una testa di felino che trattiene uno scudo a mezzaluna con guerriero e ai lati cani, mufloni, stendardi libri, armature e altre ghirlande. Il secondo tipo presenta come variante una doppia ghirlanda di fiori, con uccelli e due scimmiotte, una delle quali tiene una lancia. Nel terzo tipo dalla doppia ghirlanda pendono due medaglioni ovali fioriti con profilo di guerriero. Bordura: uguale in tutti gli arazzi è a finta cornice con motivi decorativi con piccoli rombi con fiore al centro, quattro specchi agli angoli con sigle intrecciate, due specchi vuoti a metà dei lati corti e una fascia a meandro al centro del lato inferiore. La scena centrale è sempre inquadrata da una cornice mistilinea con motivo a foglie d'acanto e a volute (per la bibliografia cfr. scheda 00171832). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino |
definizione | arazzo |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ballaira E.Compilatore scheda: Ghisotti S.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: Tetti G. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pappalardo A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |