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Opera d'arte ebbrezza di Noè di Mecherino Domenico detto Beccafumi (1486 ca./ 1551), a Firenze

L'opera d'arte ebbrezza di Noè di Mecherino Domenico detto Beccafumi (1486 ca./ 1551), - codice 09 00287756 di Mecherino Domenico detto Beccafumi (1486 ca./ 1551), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Horne già Corsi, via dei Benci, 6, Museo della Fondazione Horne, piano secondo, prima sala a sinistra, sala del Lettuccio
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bene culturaledipinto
soggettoebbrezza di Noè
tipo schedaOA_2.00
codice univoco09 00287756
localizzazioneFI, Firenzevia dei Benci, 6
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Horne già Corsi, via dei Benci, 6, Museo della Fondazione Horne, piano secondo, prima sala a sinistra, sala del Lettuccio
datazionesec. XVI primo quarto; 1520 (ante) - 1518 (post) [bibliografia]
autoreMecherino Domenico detto Beccafumi (1486 ca./ 1551),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 58, largh. 51,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
dati analiticiAbbigliamento: all'antica, contemporaneo. Soggetti sacri: Vecchio Testamento. Figure: putti. Personaggi: Cam,Sem, Iafet, Noè. Paesaggi: monti, cielo. Vegetali: alberi, ghirlanda di pampini.
notizie storico-criticheIl dipinto è stato unicamente riferito al Beccafumi anche se nel medaglione raffigurante l'ebrezza di Noè il Sanminiatelli ha riconosciuto la mano di un artista fiorentino fiorentino della seconda metà del Cinquecento. La doppia paternità può essere avvalorata dal fatto che il Beccafumi realizzò un analogo dipinto (attualmente conservato nella collezione Chigi Saracini a Siena) dove i putti reggono un medaglione non dipinto che forse doveva essere fatto in un secondo momento dal suo committente, e decorato con un arme, un ritratto o un'impresa. Il Sanminiatelli notando analogie stilistiche con gli affreschi dell'Oratorio di San Bernardino (1518), con l'esagono del pavimento del Duomo raffigurante il Sacrificio di Acab (1519-1521) e con la serie delle famose donne dipinte per Francesco Petrucci (1519 ca.) propone una datazione intorno a quegli anni. E' inaccettabile la proposta del Bisogni di collegare il pannello dello Horne e della collezione Saracini a quella della Venere di Birmingham opponendovi differenze stilistiche e dimensionali.
altra localizzazioneluogo di provenienza: FI, Firenze; luogo di provenienza: FI, Firenze; luogo di deposito: FI, Firenze; luogo di deposito: FI, Firenze; luogo di deposito: FI, Firenze
altre attribuzioniambito toscano
bibliografiaBerenson B.( 1932)p. 65; Sanminiatelli D.( 1967)pp. 83-84; Judey-Barosin J.( 1932)p. 118; Bisogni F.( 1981)pp. 33-34; Mostra Cinquecento( 1940)p. 77; Venturi A.( 1901-1940)p. 499; Sodoma Marco( 1988)pp. 97-98; Museo Horne( 1967)p. 147; Domenico Beccafumi(
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia dei Benci, 6
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Civai A.; Funzionario responsabile: Sframeli M.; Trascrizione per informatizzazione: Improta M. C. (1990); Aggiornamento-revisione: Manco C. (2014);
anno creazione1989
anno modifica2014
latitudine43.767799
longitudine11.259517

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