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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | elementi decorativi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00151275 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Parma |
datazione | sec. XVII terzo quarto; 1664 - 1666 [documentazione] |
autore | Conti Giovanni Maria detto Della Camera (1614/ 1670), Lombardi Antonio (1600/ 1673), Reti Francesco Maria (1624/ 1686), |
materia tecnica | muratura/ intonacatura/ pittura |
misure | largh. 15.82, prof. 5.65, lungh. 10.33, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | L'intero soffitto dell'oratorio è coperto da un dipintura a fresco. Le tre volte delle navate sono suddivise in quattro spartimenti; si alternano in essi putti disposti in cerchio in una giostra di movimenti e putti isolati da una fasciatura disposta a croce di S. Andrea che divide la cuopola in quattro spicchi. Altri putti, fogliame e componimenti floreali si trovano nelle fasce delle arcate, insieme ad ovati aggettanti in stucco. Alle angolature degli spartimenti e dentro lunette inquadrate nella parte alta delle pareti laterali, sono immagini di Santi e Beati comprottetori di Parma, per lo più cittadini parmigiani che senza aver ricevuto la canonizzazione ufficiale, hanno condotto vita di santità.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Gli affreschi sono eseguiti da Giovanni Maria Conti detto della Camera, figlio di Giambattista, con l'aiuto di Antonio Lombardi, parmigiano e di Francesco Maria Reti, figlio di Luca, che, presente a Parma fin dal 1612, intervenne anche al Teatro Farnese. Lavorarono all'Oratorio per due anni, fra l'agosto del 1664 e furono pagati il 18 dicembre di quell'anno £. 4.963 e soldi 19. Il Conti ricevette a parte £. 63 per aver dipinto da solo la bella figura della balia lattante che verso la metà del sec. XIX fu staccata dal portico dell'Ospedale e trasportata alla Pinacoteca di Parma. Appare diretta negli affreschi l'ispirazione del Conti e collaboratori alla cupola correggesca di S. Giovanni Evangelista nella disposizione dei Santi entro i pennacchi della cupola. La ripetizione dei putti e di vasi alchemici è una lettura manierata di Correggio e Parmigianino, quindi della pittura rinascimentale d'ambito parmigiano. Oltre ai documentati restauri avvenuti a partire dall'ottobre 1980 fino al 1982, si ha notizia di un superficiale intervento eseguito nel 1884. |
bibliografia | Bertoluzzi G.( 1830)p. 143; Barbieri A./ Negri G.( 1846); Banzola M.O.( 1980)pp. 147-150 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Piancastelli E.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fontana A. C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fontana A. C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1983 |
anno modifica | 2006 |