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bene culturale | dipinto |
soggetto | episodi dell'infanzia di Cristo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00157152 |
localizzazione | Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60 |
contenitore | monastero, già benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano primo, sale del tardo Trecento, I |
datazione | sec. XIV ; 1375 - 1385 (ca) [bibliografia] |
autore | Jacopo di Cione detto Jacopo Orcagna (notizie 1365/ ante 1400), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | cm, alt. 149.5, largh. 109, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tavola a fondo oro; le tre scene sono divise da fasce decorate a incisione e punzonatura.Soggetti sacri: strage degli innocenti; adorazione dei Re Magi; fuga in Egitto. |
notizie storico-critiche | La tavola fu pubblicata da Salmi (1913), seguito da Van Marle (1924), come di scuola dell'Orcagna. Per Gronau (1930) si trattava di un'opera di Niccolò di Tommaso, anteriore al "Trittico di Sant'Antonio Abate" del 1371 (Napoli, Galleria di Capodimonte); lo seguirono Berenson (1932) e Antal (1947), che vi vedeva un intervento di bottega. Marcucci (1965), confortata dal parere di Richard Offner, attribuì il dipinto al Maestro dell'Infanzia di Cristo, una personalità il cui corpus fu ricostruito da Offner proprio partendo da questa tavola. Secondo Marcucci si trattava di un "colmo", cioè la parte superiore di un insieme più grande; mentre invece doveva essere in origine una tavola cuspidata. Boskovits (1975) propose di spostare tutte le opere riferite al Maestro dell'Infanzia di Cristo sotto il nome di Jacopo di Cione, compreso quindi il dipinto in oggetto, che datava al 1360-1365. Scudieri (in Museo Bandini 1993) preferiva distinguere due mani diverse nella tavola: il Maestro dell'Infanzia, a cui si dovrebbero i riquadri inferiori; e un secondo pittore di ambito orcagnesco, autore della parte superiore con la movimentata "Strage degli innocenti", affine al Maestro della predella dell'Ashmolean Museum. All'interno della complessa vicenda della bottega degli Orcagna, pare per ora più consona l'assegnazione alla bottega di Jacopo di Cione (Dipinti Duecento 2003). La raffigurazione della "Strage degli innocenti" è piuttosto rara nella pittura fiorentina del tempo, mentre è più frequente nella contemporanea pittura senese; come inusuale è la presenza della donna velata che accompagna la Sacra Famiglia nella "Fuga in Egitto"; infine, il fanciullo inginocchiato vestito di nero indicherebbe una destinazione votiva dell'opera (Dipinti Duecento 2003). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze |
altre attribuzioni | Maestro dell'Infanzia di Cristo |
bibliografia | Salmi M.( 1913)p. 213; Van Marle R.( 1923-1938)v. III, p. 517 nota 1; Gronau H. D.( 1930)pp. 97-98; Arslan E.( 1932)p. 470 nota 4; Berenson B.( 1932)p. 397; Offner R.( 1947)p. 212; Antal F.( 1947)p. 197; Marcucci L.( 1965)pp. 103-104; Boskovits M.( 1975)p |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Ricasoli, 58/60 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Lecchini Giovannoni S.; Funzionario responsabile: Meloni S.Sframeli M.; Aggiornamento-revisione: Caldini R. (2011), Referente scientifico: Sframeli M.; Parenti D.; |
anno creazione | 1981 |
anno modifica | 2011 |
latitudine | 43.777035 |
longitudine | 11.258756 |