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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | episodi della vita di Cosimo il Vecchio, motivo decorativo a grottesche, allegorie, ritratti e armi gentilizie |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281630 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Leone X, sala di Cosimo il Vecchio |
datazione | sec. XVI ; 1556 - 1558 [documentazione] |
autore | Vasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), Ammannati Bartolomeo (1511/ 1592), Ricciarelli Leonardo (notizie 1564-1570), Boscoli Giovanni detto Nanni da Montepulciano (1524/ 1589), Mariotto di Francesco Mettidoro ( |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco/ pittura a temperastucco/ doratura/ pittura |
misure | alt. 700, largh. 722, lungh. 550, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Stanza decorata.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Secondo un programma encomiastico descrittoci ampiamente dal Vasari nei suoi Ragionamenti, le stanze del primo piano del Palazzo verso la Loggia del Grano dovevano esaltare ciascuna le gesta di un personaggio della famiglia Medici, così come le corrispondenti stanze del secondo piano decantavano "le storie e l'origine delli Dei Celesti", a voler sottolineare così un parallelismo ideale tra ogni personaggio mediceo, assurto al ruolo di "divinità terrestre" e il dio esaltato nella sala soprastante. Cosimo il Vecchio era paragonato a Cerere, poichè come la dea "non mancò mai di provvedere alla sua città d'ogni sorte abbondanza e grandezza". Il programma iconografico della sala di Cosimo il Vecchio fu elaborato dal Vasari su suggerimento di Cosimo Bartoli che già aveva fornito la sua consulenza per la decorazione del soprastante quartiere degli Elementi. In essa accanto agli epsodi della vita di Cosimo appaiono i ritratti del padre, del fratello e dei figli, ad indicare la continuità della stirpe, e le virtù che caratterizzano le gesta del padre della patria. Il Vasari oltre al programma fornì anche l'impostazione generale della decorazione della sala, come attesta un suo disegno al Louvre per il soffitto. Nell'esecuzione dei dipinti l'artista fu affiancato da Marco da Faenza, il quale in questa sala per la prima volta è attivo come pittore di storie. Ormai superata è l'attribuzione a Cristoforo Gherardi delle storie di Cosimo e delle grottesche, avanzata dal Bologna. La decorazione della sala fu iniziata forse nella primavera-estate del 1556, come documenta una lettera del Bartoli, nella quale sono alcuni suggerimenti iconografici; nel novembre dello stesso anno il soffitto era già terminato come sappiamo da una lettera del Vasari nella quale l'aretino scrisse di voler demolire l'impalcatura per poter fare le porte e il camino di marmi rossi ed "imbiancare di stucco' le pareti. |
committenza | De' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1555) |
bibliografia | Allegri E./ Cecchi A.( 1980)pp. 128-135, n. 28; Langedijk K.( 1981-1987)v. I, scheda 26, n. 40; Muccini U./ Cecchi A.( 1991)pp. 118-127; Cecchi A.( 1995)pp. 60-61 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |